Nuove Alfa Romeo Giulia e Stelvio Quadrifoglio
© Ufficio stampa Alfa Romeo
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Abbiamo guidato su strada e in pista a Balocco la versione più potente della Giulia e della Stelvio: in questa veste sanno emozionare anche da ferme, ma i loro numeri invitano a guidarle, almeno una volta nella vita!
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Proprio così, almeno una volta nella vita e perchè no, se si può, sarebbe consigliabile farlo ancora e ancora, perchè mettersi al volante della Giulia Quadrifoglio (abbiamo scelto di guidare di più la berlina piuttosto che il SUV) è come avere la sensazione nitida di aver fatto qualcosa di straordinario nella propria vita. Di averla impreziosita con un'emozione che non si scorderà mai e che di questi tempi è facilmente catalogabile come "vissuto memorabile, un momento magico, più unico che raro".
Esternamente la Giulia e la Stelvio Quadrifoglio hanno rinnovato il proprio frontale grazie ai proiettori “3+3”, con nuovi fari Full-LED Matrix adattivi che offrono un fascio di luce adattabile a ogni condizione, garantendo risparmio energetico, un elevato miglioramento della sicurezza e un minore affaticamento degli occhi. Di profilo spiccano i cerchi in lega sportivi bruniti a 5 fori da 19’’ per la Giulia e da 21’’ per la Stelvio con le pinze freno di colore rosso. Per le due Quadrifoglio Alfa Romeo mette in catalogo le livree Rosso Etna, Verde Montreal, Blu Misano, Grigio Vesuvio, Nero Vulcano e Rosso Alfa (non metallizzato). La stessa caratterizzazione sportiva si ritrova in abitacolo, dove si nota l’esclusivo binomio pelle nera ed alcantara e l’innovativa finitura in 3D in vero carbonio per il cruscotto, per il tunnel centrale e il pannello delle porte, mentre davanti al guidatore c’è un volante rivestito in pelle e Alcantara con cuciture nere e inserti in fibra di carbonio. Dietro al volante c’è il nuovo quadro strumenti, caratterizzato dallo storico design “a cannocchiale”, con lo schermo TFT da 12,3” (totalmente digitale) da cui si accede a tutte le informazioni che riguardano la vettura e ai parametri relativi le tecnologie di guida autonoma. Da qui si possono leggere anche i dati contenuti nel layout “Race”, che raccoglie nella schermata centrale le informazioni fondamentali che ogni pilota vuole avere sotto controllo: contagiri, tachimetro e shiftlight per la guida manuale. Sia Giulia che Stelvio Quadrifoglio sono equipaggiate con un’interfaccia HMI (Human Machine Interface), mentre il sistema infotainment garantisce contenuti, funzionalità e la piattaforma “Alfa Connect Services” che propone un’ampia serie di servizi utili per la sicurezza e il comfort.
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Sotto al cofano hanno un motore 2.9 V6 potenziato a 520 CV e abbinato al differenziale autobloccante meccanico che ha ricevuto una messa a punto specifica derivante dall’esperienza progettuale di Giulia GTA. A guadagnarci è il comportamento della vettura e la motricità: viene ottimizzato il trasferimento di coppia e migliorata la stabilità, l’agilità e la velocità in curva. Per contenere il peso della Giulia e Stelvio Quadrifoglio sono stati adottati materiali ultraleggeri come l’alluminio per il motore e la fibra di carbonio per l’albero di trasmissione, per il cofano, lo spoiler e le minigonne. In Alfa Romeo hanno rivisto anche il set up delle sospensioni, ottenendo un sensibile miglioramento della rigidezza di rollio: all’anteriore troviamo il doppio triangolo con asse di sterzo semivirtuale mentre al posteriore c’è il multilink; è nuovo anche il software degli ammortizzatori che sono stati dotati di una nuova taratura. La Giulia poi ha l’aerodinamica attiva con lo splitter anteriore in carbonio che, quando è attivo, controlla la qualità del flusso d’aria che passa sotto il veicolo, aumentando stabilità e prestazioni, che risuonano in modo inconfondibile grazie al sistema di scarico Akrapovich.
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Spiegarvi a parole cosa si prova quando la voce del suo motore 2.9 V6 da 520 CV inizia a sussurrare note di potenza è davvero difficile. La Giulia Quadrifoglio che sta ferma ad aspettarci e che incrocia il nostro sguardo è un po' come l'incontro tra un lui e una lei che si piacciono e desiderano a prima vista e da questo momento in poi sarà solo un escalation di emozioni dai battiti accelerati, da sudorazioni improvvise e da brividi lungo il corpo. La scintilla che fa scoppiare l'amore definitivo tra noi e lei è il suo Quadrifoglio verde, indossato come se fosse un gioiello prezioso che risplende tutta la sua grazia e il fascino da berlina sportiva e seduttrice. La pista "Alfa Romeo Track" del Balocco è il nostro tavolo di un ristorante stellato nel nostro primo appuntamento... tutto quello che è avvenuto dopo è stato soltanto "Dynamic" e "Race"! Darci dentro è l'unico modo per assaggiare il vero carattere della Giulia Quadrifoglio, che per carità, sa essere docile ed elegante, ma la sua vera natura è nel DNA tenace che la fa muovere come un felino, rapido, sempre reattivo, guardingo e mai domo. La Giulia Quadrifoglio vive costantemente in quell'attimo in cui bruci veloce l'asfalto di un rettilineo ed entri ed esci da una curva divorando cordoli, freni, gomme e sfiancando una trazione che tutte le volte ti riporta dalle stelle alla pista senza che ci si renda conto, continuando a spingere senza alcuna esitazione, perchè la Giulia Quadrifoglio sa riconoscere il cuore innamorato di un guidatore che la conduce con complicità ed è questo il momento in cui lei, nobile sportiva italiana, ti concede la sua confidenza.
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