Il Suv che stravolge il mondo di Alfa Romeo
© Ufficio stampa
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Elettrificazione sì ma a passo lento, i due motori mild hybrid benzina a 48 Volt da 130 e 160 CV sono ancora affiancati da un diesel 130 CV
Più che la sorella piccola della Stelvio, Tonale è il punto di svolta per Alfa Romeo. Perché avvia il brand sulla strada dellʼelettrificazione ‒ anche se ancora nella forma dellʼibrido leggero ‒ e poi perché è un modello inedito di un segmento popolare, il C-Suv con i suoi elevati volumi di vendita. Location quanto mai azzeccata per la presentazione di Tonale è il “Tempio Voltiano” a Como.
Elettrificazione sì, ma a passo lento. I due motori mild hybrid benzina a 48 Volt da 130 e 160 CV saranno ancora affiancati da un collaudato turbodiesel 130 CV, mentre solo più avanti avremo una variante ibrida plug-in, con 275 CV di potenza complessiva e trazione 4x4. “Tonale indirizza Alfa Romeo verso la via della transizione energetica: riduzione delle emissioni di CO2 del 40% entro il prossimo anno e totale metamorfosi per emissioni zero entro il 2027”, ha detto Carlos Tavares, amministrazione delegato del gruppo Stellantis, non mancando di sollevare i tanti dubbi di questo percorso, a suo dire un poʼ avventato.
Tonale è un Suv inequivocabilmente Alfa, soprattutto il muso, ma vediamo qualche numero: lunghezza 4.528 mm, larghezza 1.841 mm, altezza 1.601 mm, passo 2.636 mm; bagagliaio che va dai 500 ai 1.550 litri (a sedili posteriori abbattuti). I fari sono a Led, sia gli anteriori che i posteriori, e i cerchi vanno dai 17 ai 20 pollici, con la foggia di casa a cinque lobi. Gli interni sono ben fatti, con la classica strumentazione a “Cannocchiale”, spalmata su un display configurabile da 12,3 pollici, completato dallo schermo touch centrale da 10,25”. Infotainment e connessione sono avanzate e c’è anche il collegamento con Alexa, che dà informazioni su tutto quanto concerne l’auto, anche il livello di carburante.
La gamma motori è completa, c’è un 1.6 turbodiesel da 130 CV, ma soprattutto ci sono gli ibridi, due benzina a 48V di cilindrata 1.5 litri a “Ciclo Miller” (chiude l’aspirazione in ritardo, per ottimizzare prestazioni e consumi). Entrambi turbo a geometria variabile e con doppio variatore di fase, sviluppano 130 e 160 CV. Abbiamo provato nei dintorni del lago di Como, sullo storico circuito stradale del “Lario”, dove ha corso e vinto anche il mitico Nuvolari, la versione più potente da 160 CV, con coppia di 240 Nm già a 1.500 giri. Il termico è affiancato da due elettrici: uno è sostanzialmente un attuatore che serve al funzionamento delle varie componenti elettriche; l’altro è un motore vero e proprio, alloggiato nel cambio a doppia frizione a 7 rapporti e da 15 kW di potenza e 55 Nm di coppia.
La batteria agli ioni di litio, che si ricarica in frenata e rallentamenti, è di ultima generazione, da 22 kW, ed è alloggiata sotto i sedili anteriori così da non rubare spazio al bagagliaio. Grande lavoro è stato fatto sull’assetto, dove si è optato per uno schema a 4 ruote indipendenti di tipo McPherson, molto solido e con rinforzi e barre strutturali che assicurano grande rigidità e stabilità. A disposizione ci sono anche gli ammortizzatori FSD, che variano il livello di rigidità secondo le frequenze derivanti da strade e stile di guida. Gli Adas sono di pieno livello 2: l’auto frena, sterza e accelera da sola.
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Ora saliamo a bordo, fra gli interni premium con inserti in alluminio e plastiche morbide e ben fatte. Il volantino è sportivo, con due paddles in alluminio fissi sul piantone, ben usabili (non sono di quelli finti, che non riesci ad acchiappare in curva). Tre le modalità di settaggio: la Dynamic è la più sportiva e attiva anche l’ammortizzazione sportiva, che però si può disattivare per mantenere un assetto più confortevole; in Normal i motori si ottimizzano per consumi e confort; poi c’è la modalità che dà la preferenza all’elettrico, da utilizzare soprattutto in città. Siamo usciti dalla zona circostante il lago, sfruttando soprattutto l’elettrico, poi abbiamo messo in Normal per una manciata di minuti e quindi in Dynamic, con selettore manuale e assetto sport. Lo sterzo è sempre molto diretto e preciso, forse un po’ morbido a basse velocità. Poi c’è il “Dynamic Torque Vectoring”, che migliora l’inserimento in curva agendo su freni e gas, una sorta di autobloccante elettronico.
Alla fine tra urbano ed extraurbano, spingendo, abbiamo fatto sui 17 km/litro. Alfa Romeo Tonale è la prima autovettura al mondo dotata di NFT (Not Fungible Token), un sistema che mette in condizione il proprietario di salvare su un file indelebile tutti gli interventi effettuati sull’auto e di monitorarne storia e utilizzo, dal chilometraggio ai cicli di ricarica batteria. Un sistema che, inevitabilmente, darà una marcia in più all’usato di questo prodotto.
Solo due gli allestimenti: Veloce e Sprint, ognuno disponibile con pacchetti che esaltano comfort o sportività. Per i primi 6 mesi e per le ibride, poi, c’è l’edizione “Speciale”, che offre una dotazione completa con cerchi da 20 pollici, fari Matrix e freni Brembo con pinze rosse. Le Speciali partono dai 39.000 euro, 41.000 la 160 CV. Secondo Alfa Romeo l’80% delle vendite sarà appannaggio delle soluzioni finanziarie, che partono con offerte da 299 euro per 36 mesi (anticipo di circa 11.000 euro). Già più di 1.200 gli ordini ricevuti, a Pomigliano si lavora a pieno ritmo per lʼarrivo in concessionaria la prossima estate.