Valori comuni

Alla Targa Florio Classica il patrimonio Volvo

La Casa svedese sposa la mitica corsa siciliana

19 Ott 2015 - 18:30

    © ufficio-stampa

© ufficio-stampa

Un patrimonio di auto storiche inestimabile, una piece teatrale e lʼaccanita competizione sportiva. A tener insieme tutto questo è la Targa Florio, rally leggendario, la più antica corsa del mondo, che lo scorso weekend ha celebrato lʼedizione numero 99 della versione Classica. Per la prima volta l'Automobile Club d'Italia e ACI Palermo si sono uniti nell'organizzazione dellʼevento. Che già lo scorso maggio ha vissuto la sua versione agonistica iscritta al Campionato italiano Rally e la versione Historic Rally.

Alla Targa Florio Classica il patrimonio Volvo

1 di 29
© ufficio-stampa  |
© ufficio-stampa  |
© ufficio-stampa  |

© ufficio-stampa |

© ufficio-stampa |

Un patrimonio culturale la Targa Florio, della Sicilia e dellʼItalia dei motori, che ha tanti estimatori, come Volvo, che ha sposato la corsa siciliana e ha anche messo a disposizione degli organizzatori una flotta di S60 e V60, con unʼofficina mobile basata su V60. Volvo che è presente anche con propri equipaggi, come Margiotta-Perno su Volvo PV544 Sport del Registro Italiano Volvo, una coppia tra le più importanti delle gare di regolarità storiche. Con loro anche la coppia Zanasi-Bertini su Volvo P1800 e Fabbri-Bertieri su Amazon 122S, segno di quellʼinteresse per lʼheritage che lʼazienda svedese sta coltivando con successo. E la Targa Florio Classica è la corsa ideale per valorizzare il patrimonio del Registro italiano Volvo dʼepoca, fatto di sicurezza e modernità, passione e determinazione, nella convinzione che il ponte fra passato e presente sia la chiave del successo di Volvo di questi ultimi anni.

Nata dalla personalità colta e raffinata di Vincenzo Florio, la corsa ha avuto un piacevole antipasto alla vigilia, con la messa in scena al Teatro Massimo di Palermo del dialogo che diede i natali alla Targa Florio. Gli attori Domenico Bravo e Roberto Burgio hanno interpretato ‒ nellʼatto unico Unʼidea vincente ‒ il dialogo tra Henri Desgrange e Vincenzo Florio da cui prese le mosse la corsa. Era lʼottobre 1905 e si era a Parigi nella redazione della rivista “L'Auto", con lʼimprenditore italiano a colloquio col direttore della testata Henri Desgrange, per esprimere le sue idee sullʼindustria dellʼauto che, con la produzione di massa e le tecnologie, avrebbe aiutato a rendere più sicuri i trasporti in Sicilia. Il fil rouge con la sensibilità di Volvo sul tema della sicurezza è evidente.

E poi la gara, vinta per la cronaca da Giovanni Moceri e Daniele Bonetti su Fiat 508 C. Partita venerdì 15 dal Museo Storico e dei Meccanismi dellʼUniversità degli Studi di Palermo, con tre itinerari e 14 prove cronometrate tra le province di Palermo e Trapani. La carovana ha attraversato le saline di Marsala, i luoghi garibaldini, è passata accanto al tempio di Segesta fino a Castelvetrano e poi all'antica Selinunte. E ancora il Parco delle Madonie fino al traguardo di Castelbuono. Lʼattesa è ora tutta centrata sul prossimo anno, quando la Targa Florio compirà 100 anni.

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri