La ricarica a induzione sullʼautostrada A35 Brebemi
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Ricaricare il proprio veicolo elettrico mentre si corre in autostrada. Unʼipotesi possibile con le tecnologie wireless
Ricaricare la propria auto elettrica mentre si sfreccia sullʼautostrada. Senza fermarsi! Un sogno? Unʼipotesi di futuro lontana dalla realtà? Tuttʼaltro, anzi possibile proprio in Italia. La ricarica a induzione è una tecnologia in forte sviluppo e il circuito che la consente esiste, si chiama “Arena del Futuro” ed è sullʼautostrada A35 Brebemi.
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La ricarica dinamica dei veicoli elettrici, a induzione appunto, non ha bisogno di cavi e colonnine. La tecnologia “Dynamic Wireless Power Transfer” è in pratica una modalità di ricarica wirelss per i veicoli elettrici, con bobine sistemate sotto l’asfalto che trasferiscono energia direttamente ai veicoli che stanno percorrendo quella rete viaria, senza necessità di fermarsi alle apposite stazioni di ricarica e senza che le batterie a bordo del veicolo si scarichino. Il progetto sulla A35 Brebemi, la prima autostrada interamente privata del nostro Paese, è stato condotto grazie alla collaborazione di Stellantis e altri partner.
Una rivoluzione che toglie ai guidatori di auto elettriche lʼansia da autonomia residua, allunga la durata stessa delle batterie e permetterebbe alla lunga di montare a bordo delle auto batterie più piccole e leggere. Inoltre ci si può anche permettere di andare a una velocità più sostenuta (nemico dellʼauto elettrica), perché questo tipo di ricarica non impatta sulla durata delle batterie che alimentano i powertrain elettrici. I test sono stati condotti su Fiat Nuova 500 ma si allargheranno presto anche a vetture prestazionali come la Maserati Grecale Folgore, la versione 100% elettrica del nuovo Suv del Tridente.
Il circuito “Arena del Futuro” è alimentato a corrente continua (CC), ciò che offre una serie di grandi vantaggi: riduzione delle perdite di potenza nel processo di distribuzione dell’energia elettrica; garanzia di un’integrazione diretta con fonti di energia rinnovabili e senza necessità di conversione da CC a CA; possibilità di usare cavi più sottili di quelli per la distribuzione della corrente alternata, con vantaggi evidenti in termini di imballo, peso e inquinamento; utilizzo di cavi per la distribuzione della corrente in alluminio, un materiale più facile da reperire, meno costoso del rame e più leggero e facile da riciclare.
Per Stellantis la partnership con lʼArena del Futuro rientra nel piano strategico “Dare Forward 2030”, che dà lo slancio definitivo alla nuova mobilità. Fondamentali per la riuscita di queste strade sono le moderne tecnologie del 5G, dellʼInternet delle Cose (IoT) e dell’intelligenza artificiale, che facilitano lo scambio di informazioni tra il veicolo e la piattaforma di gestione del sistema. Gli altri partner del progetto sono ABB, Electreon, Fiamm, Iveco, Mapei, Pizzarotti, Prysmian, Tim e tre atenei: il Politecnico di Milano, lʼUniversità Roma Tre e lʼUniversità di Parma.