Un maxi raduno con 350 Lamborghini
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Messe insieme, fanno un convoglio di quasi 4 km. Sommando la potenza, fanno qualcosa come 190 mila CV. Sono le 350 supercar del Grande Giro Lamborghini 50° Anniversario, un evento partito ieri da Piazza Castello a Milano per concludersi sabato 11 maggio a Sant’Agata Bolognese, cuore della Lamborghini. Un evento che è il più grande raduno mai svoltosi sotto le insegne della Casa del Toro.
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Esposte nel maestoso scenario dell’Hangar Bicocca, le 350 Lamborghini sono arrivate a Milano da 29 Paesi del mondo, persino dal Canada e dalla Nuova Zelanda. Quattro su dieci sono auto storiche, per un valore inestimabile che attraverserà l’Italia in questo lungo weekend di maggio, fino a Roma e tornando poi verso nord. Il partecipante più giovane è un kuwaitiano di 22 anni (classe 1991), il più anziano è un francese di 75 anni. Dal Regno Unito sono arrivate ben 71 Lamborghini, più che dall’Italia, e poi Germania e Svizzera a seguire. Se le 21 auto dagli Usa non sorprendono, un po’ di curiosità hanno suscitato le 17 provenienti dalla Cina, segnali di un mercato dell’auto che cambia a passi da gigante.
Ma dopo tutto il Grande Giro Lamborghini omaggia uno dei marchi più famosi e prestigiosi del “made in Italy”, un vero mito che in 50 anni ha conquistato estimatori ovunque. Come ricorda con orgoglio Stephan Winkelmann, numero uno di Lamborghini, il motto dell’evento è: “100 anni di innovazione in metà del tempo”. Tra le auto storiche iscritte sono da segnalare le tre Lamborghini 350 GT, le cinque 400 GT, le 17 Miura e 15 Countach (forse i modelli più noti), fino alle 21 Diablo, alle 36 Murcielago e alle 123 Gallardo della produzione più recente.