Mercati globali

In Cina le future Volvo e Jeep

Ma sorprende il ritorno svedese di Saab

26 Ago 2013 - 08:23
 © Ufficio stampa

© Ufficio stampa

Le auto cinesi sono e saranno sempre più tra noi. Ancora pochissimi i modelli prodotti e commercializzati da aziende cinesi, mentre invece crescono i modelli – anche di fascia alta – di costruttori occidentali che, prodotti in Cina, vengono poi esportati nei mercati occidentali. Le ultime notizie danno Volvo e Jeep prossime a varcare la Grande Muraglia per assemblare le loro vetture, dopo l’okay di Pechino.

© Ufficio stampa

© Ufficio stampa

D’altronde Volvo è riuscita a emergere dalle cattive acque in cui era precipitata proprio grazie ai capitali cinesi. Il nuovo assetto societario, che fa capo a Geely Holding Group, prevede la produzione in tre impianti cinesi: Daqing, Zhangjiakou e Chengdu. Il primo è ancora in costruzione e sarà pienamente operativo nel 2014; il secondo produrrà motori già dalle prossime settimane; a Chengdu invece si produrranno automobili a partire dal quarto trimestre 2013. Dagli Stati Uniti rimbalza invece la voce che vuole il gruppo Fiat-Chrysler prossimo alla produzione di un nuovo Suv Jeep in Cina. Partner sarebbe la Guangzhou Automobile Group, con la quale verrà creata una joint venture simile a quelle già siglate da Fiat nel decennio passato.

© Ufficio stampa

© Ufficio stampa

Per chi va in Cina a produrre a costi inferiori, c’è chi – per fortuna – ritorna in Europa. È il caso di Saab, Casa svedese sparita negli ultimi anni dopo l’abbandono di General Motors (che ne deteneva il 100% del capitale). Le ultime notizie danno la riapertura della storica fabbrica di Trollhaettan verso la fine dell’anno per riportare in vita la splendida berlina 9-3, la cui produzione si arrestò due anni fa. Saab avrebbe già riassunto 332 dei circa 3.500 dipendenti del passato e vorrebbe puntare decisa sull’alimentazione elettrica, grazie al contributo della National Electric Vehicle Svezia (NEV). Ma anche nel caso di Saab significativi sarebbero gli aiuti asiatici, con i finanziamenti dei nuovi soci Energy Holdings di Hong Kong e Sun Investments, società di investimenti giapponese.

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri