Una serata celebra la storia della Casa svedese
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Un concetto. Questo è il “Viaggio in Volvo”, un concetto che rimanda subito all’idea di comfort, di protezione, di sicurezza quando si viaggia. E intorno a questo Volvo ha costruito la sua identità, la sua Heritage storica, alla quale attingere sempre. Proprio per rendere omaggio al “Viaggio in Volvo”, la filiale italiana della Casa svedese ha celebrato allo Spazio Antologico di Milano questi valori portanti.
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Volvo nasce nel 1927 e ha quindi poco meno di 90 anni. Ma fin dagli albori l’azienda scandinava si è fatta apprezzare per le sue innovazioni, le tecnologie che apparivano costose ai più, ma che alla lunga sarebbero diventate diffuse, imprescindibili, prodotte in massa e quindi anche economiche. Guardando avanti sempre un po’ prima degli altri. Ma Volvo è stata anche antesignana di quel design scandinavo che avrebbe fatto fortuna nel mondo. Minimalista, razionale, pulito, lo ritroviamo ovunque, nell’architettura, nell’arredamento, persino nel cinema e nelle arti grafiche. Alcune automobili Volvo sono state veri modelli di lifestyle, come la P1800 guidata da Il Santo nella celebre fiction TV o le celeberrime Volvo Polar, non a caso presenti nell’area riservata allo Spazio Antologico.
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La storia di Volvo è anche la storia della sua dedizione alla causa della sicurezza stradale: è stata lei a introdurre le cinture di sicurezza, quando ancora si argomentava follemente se aiutassero o piuttosto – inibendo i movimenti – fossero più pericolose. “L’obiettivo della serata – ha spiegato Michele Crisci, Presidente di Volvo Car Italia – era di raccontare in maniera suggestiva la nostra Svedesità e il nostro cammino verso la Vision 2020, che per Volvo significa l’obiettivo di costruire vetture sicure ed efficienti, a bordo delle quali nessuno potrà rimanere ferito o perdere la vita”.