Ebbrezza tecnologica

Un messaggio accorcia la vita

Campagna Asaps contro l’uso del cellulare alla guida

17 Ott 2013 - 10:02
 © Ufficio stampa

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Sta avendo forte impatto e viene rilanciata sui social network la nuova campagna per la sicurezza stradale lanciata da Asaps, che lotta contro le distrazioni al volante imputabili all’uso del telefonino. “Un messaggio a volte accorcia la vita”, lo slogan della campagna, con immagini choc che danno il senso della pericolosità di scrivere sms o twittare o usare in genere il telefonino quando si è alla guida.

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L’Asaps – l’associazione che riunisce i sostenitori e gli amici della polizia stradale – ha stampato alcune centinaia di copie del manifesto della campagna (formato 100x70 cm), ma ovviamente il rilancio sui forum e i social online è maggiore. D’altronde è noto il pericolo dell’uso del cellulare mentre si guida: leggere un sms, addirittura scriverlo, per non parlare di chi chatta nel traffico è considerata dall’Asaps la nuova sbornia del terzo millennio! Sui danni che alcol e droghe causano alla sicurezza stradale ci sono tanti dati e si sono svolte numerose campagne di sensibilizzazione, ma sull’uso del telefonino al volante si hanno poche indagini scientifiche.

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Recente e preoccupante è però lo studio del Cohen Children's Medical Center di New York, che stima in 3.000 l’anno i ragazzi che muoiono negli Usa a causa dell’uso inopportuno del telefonino, con 300 mila feriti. Per un raffronto, le vittime per guida in stato di ebbrezza sono 2.700 e i feriti 282 mila. Mandare un sms aumenta inoltre di 23 volte il rischio di incidente. Dati sorprendenti, che fanno parlare alcuni di ebbrezza tecnologica. E preoccupanti perché il numero di utenti della telefonia cellulare è nettamente superiore alla nicchia di persone che esagera nel bere.

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