Motori V8 e V12, ma in futuro ci sarà anche lʼibrida
Se Aston Martin avesse inventato prima il suo primo Suv, forse avremmo visto James Bond a bordo di un blindato con le stimmate della Casa inglese. Poi, si sa, la celebre spia al servizio di Sua Maestà ha guidato altre macchine di altri marchi (potenza del marketing), ma Aston Martin il Suv lo farà davvero! Si chiamerà DBX e sarà equipaggiato con motori V8 e V12 di grande potenza.
Al Suv dunque non rinuncia nessuno e, dʼaltronde, se altre blasonate Case inglesi lʼhanno fatto (persino Bentley e Rolls-Royce), allora anche Aston Martin vuole essere della partita. A partire dal 2020 sarà commercializzata la versione V8 del DBX (in queste immagini ancora in versione prototipo), un 4 litri biturbo benzina da 510 CV di derivazione AMG, dunque Daimler. Lʼobiettivo è fissato a 3.850 unità vendute nel primo anno di produzione, portando così il brand inglese sopra la soglia delle 10 mila unità vendute nel 2021. Più avanti toccherà alla motorizzazione V12, che sarà fornita da Ford come da accordi pregressi con il colosso americano, ex proprietario Aston Martin. Infine ci sarà anche una versione ibrida plug-in, grazie alla collaborazione con Mercedes.
Progetti tutti nero su bianco, depositati in un documento alla Borsa di Londra, perché Aston Martin oggi è un costruttore indipendente ma piccolo, che ha bisogno di partner importanti per crescere e svilupparsi. E tra le righe di questi cʼè anche la prima supercar al 100% elettrica di Aston Martin: il suo nome è già noto da anni, Lagonda, ma i tempi di produzione si allungano. Con lei anche la supercar 4 porte Rapide E, interamente elettrica, che potrebbe anticipare lʼarrivo di Lagonda.