L’icona è la Viper

Auguri a Dodge, compie 100 anni!

Nel luglio del 1914 i primi vagiti

27 Lug 2014 - 10:00

Il marchio Dodge compie 100 anni. Nasceva il primo luglio del 1914 ad opera dei fratelli Dodge, che sono partiti con umiltà e che poi, alla fine del secolo, vedono il loro nome legato alle più “feroci” supercar americane, come la Viper per intenderci. Il brand Dodge confluì poi nel gruppo Chrysler, il terzo per fatturato delle Big Three di Detroit (con General Motors e Ford), e da qui nell'attuale FCA – Fiat Chrysler Automobile – che lega i destini motoristici tra le due sponde dell'Atlantico.

Auguri a Dodge, compie 100 anni!

1 di 23
© ufficio-stampa
© ufficio-stampa
© ufficio-stampa

© ufficio-stampa

© ufficio-stampa

Nel corso del secolo l'immagine di Dodge è cambiata più volte. All'inizio i fratelli fondatori, sull'onda della “febbre motoristica” degli anni 20 e 30, si erano convinti che la società americana dovesse perseguire la motorizzazione di massa. Dopo la II Guerra Mondiale ci furono i miglioramenti tecnologici che l'industria automobilistica (nel frattempo diventata di massa) produsse e negli anni 50 le attenzioni si concentrarono sul design. Poi arrivò la vocazione sportiva e negli anni 60 e 70 il nome Dodge scoprì in pista una nuova identità, proprio con quella Viper che incarna lo spirito delle “muscle car” Usa. Negli anni 80 iniziarono a circolare le nuove idee sull'efficienza e la versatilità e Dodge si buttò nella produzione di monovolume, Suv e gli attuali crossover.

Oggi la gamma Dodge è ricca di modelli e copre tutti i segmenti. Si va dalle berline sportive come la Challenger, ai grandi MVP come Journey (in Italia lo conosciamo come Fiat Freemont) e Grand Caravan, ma per molti l'immagine tipica del brand è sempre quello della Viper, magari nella sua faccia più “cattiva”, quella versione Viper SRT, il cui motore 10 cilindri di oltre 8.000 centimetri cubici scarica a terra oltre 600 CV. Perché, come spiega l'attuale presidente Tim Kuniskis "Dodge costruisce da sempre auto nervose", che inseguono le performance e suscitano emozioni.

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri