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Autovelox, come verranno censiti

Il Ministero dell'Interno, su richiesta del dicastero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha dato il via al primo censimento nazionale degli autovelox. 

18 Apr 2025 - 18:28
 © Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti

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Prende vita il censimento degli autovelox presenti sul territorio nazionale. Il provvedimento si ritiene necessario per meglio risolvere il problema di omologazione dei dispositivi di rilevamento di velocità. Attori principali di questa strategia, sono il Ministero dell'Interno e ANCI, Associazione Nazionale Comuni Italiani.

La richiesta

 Adesso è ufficiale: è iniziato il primo censimento nazionale degli autovelox. Il "La" è stato dato dal Ministero dell’Interno, che ha inviato una circolare a tutti i prefetti italiani, chiedendo una mappatura completa dei dispositivi per il controllo della velocità utilizzati da enti locali, esclusi quelli in dotazione a Polizia Stradale e Carabinieri. L’iniziativa si inserisce nell’ambito dei lavori propedeutici alla stesura del nuovo schema di decreto sui requisiti di omologazione dei dispositivi per il controllo della velocità. In questo modo sarà possibile accertare il numero dei dispositivi effettivamente utilizzati, verificare quali non rispondono alle regole di approvazione e capire l'impatto delle nuove regole di omologazione ai fini della sicurezza dei cittadini.

© Anci

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Avanti con il piano

 Il piano prevede che ogni comando municipale, locale o provinciale dovrà inviare i dati alla prefettura di competenza entro il 31 maggio, che li trasmetterà poi al Viminale, che nella circolare ha specificato che si tratta di una “ricognizione dei dispositivi di controllo da remoto della velocità attualmente in uso sul territorio da parte degli enti proprietari al fine di accertare sia il numero dei dispositivi effettivamente utilizzati, sia il relativo regime di approvazione”. Quindi, cosa devono comunicare i comandi? Il numero di apparecchi in suo possesso, se sono di proprietà e quanti in locazione, relativa omologazione e approvazione. 

© Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti

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Il ruolo di ANCI

 L'Associazione dei Comuni italiani già da qualche giorno sta facendo la sua parte (sempre su richiesta del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti), predisponendo una "maschera di ricognizione online da compilare entro lunedì 28 aprile". Attivo dunque il ruolo dei Comuni nel censimento degli autovelox sul territorio nazionale. In tal senso, tutto procede come previsto dal Ministro Matteo Salvini, che sin dal principio annunciava così questa decisione: “con la collaborazione del Ministero dell'Interno e dell'Anci intendo eseguire una operazione trasparenza, una ricognizione di tutti i dispositivi di controllo delle velocità attualmente in uso. Occorre accertare che i dispositivi effettivamente utilizzati rispettino i regimi di approvazione. Solo alla luce di tali dati potremo capire l'impatto effettivo delle regole di omologazione e le esigenze di utilizzo di tali dispositivi per finalità di sicurezza stradale”.

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