Per tutelare i ciclisti, sʼintroducono le strade urbane ciclabili, il doppio senso ciclabile e le corsie bici-bus
Fuori dalle scuole non si potrà sostare, negli orari indicati per lʼingresso e lʼuscita degli studenti, altrimenti si pagherà una multa fino a 664 euro! E multe salate arriveranno anche per quegli automobilisti che non rispetteranno le ore notturne del lavaggio strada o sosteranno vicino ai cassonetti per i rifiuti. In questi casi a emettere la sanzione saranno gli stessi operatori ecologici.
Sono solo alcune delle misure che il Decreto Semplificazioni dedica agli automobilisti. Approvato in Senato, attende ora il passaggio alla Camera e la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale per lʼentrata in vigore. Decreto che, in taluni casi, modifica il Codice della Strada, come per lʼammissione degli scooter a tre ruote in tangenziale e autostrada, qualora la cilindrata superi però i 249 cc, e per le tante norme riservate ai ciclisti. Che la vita al volante nelle nostre città diventerà difficile lo dimostra anche lʼimpiego di autovelox fissi sulle strade urbane, ma lʼautorizzazione sulla loro installazione toccherà al Prefetto.
Torniamo alle scuole, alle prese con la maxi-riapertura di quasi tutte le regioni il prossimo 14 settembre. Il Decreto Semplificazioni introduce le “zone scolastiche”, con divieti e limiti per tutelare gli alunni, i loro genitori e nonni e tutti i pedoni che frequentano queste zone. Sarà limitata la circolazione, la sosta o la fermata dei veicoli (ad eccezione degli scuolabus) negli orari di affluenza e uscita dalle scuole, con modalità che saranno definite dai sindaci con apposite ordinanze. Oltre alla multa da 164 a 664 euro, è prevista anche la sospensione della patente da 15 a 30 giorni in caso di reiterazione nel biennio!
Le norme per i ciclisti
Nel Decreto Semplificazioni ci sono anche le norme a tutela dei ciclisti, con lʼintroduzione della “strada urbana ciclabile”. Si tratta di strade a carreggiata unica e velocità non superiore a 30 km/h, dove potranno marciare autoveicoli e biciclette (ma anche i mezzi alternativi) e dove bisognerà dare sempre precedenza alle bici. Previsto anche il “doppio senso ciclabile”, cioè le bici potranno circolare anche in senso opposto nel caso di senso unico per tutti gli altri veicoli, ma sempre lungo la corsia a “doppio senso ciclabile”. Infine, qualora non ci siano binari del tram e le strade non siano larghe meno di 4,30 metri, i comuni potranno realizzare le “corsie bici-bus”.