Con Renault Espace il tempo è libero
© ufficio-stampa
© ufficio-stampa
Il futuro invece si chiama Eolab
Il design avveniristico della nuova Espace e l'avvenire tout-court della Eolab sono le idee più interessanti che Renault porta al Mondial Auto di Parigi. Con la nuova generazione, Espace si discosta dal look monovolume che 30 anni inventò un segmento nuovo, almeno in Europa, e acquista invece un temperamento più sportivo. Una trasformazione in crossover, con una linea robusta ma dinamica che sembra proiettarsi in avanti come un siluro. Perché è "avanti" il design di Espace, se ricordate la Renault Avantime di qualche anno fa, la nuova generazione di Espace sembra assomigliarle.
© ufficio-stampa
© ufficio-stampa
Tutto il resto è già noto alle cronache automobilistiche. Nel senso che Renault Espace è il veicolo più generoso che ci sia. Lo è sempre stato e lo conferma adesso: la lunghezza di 4,85 metri ammette comodamente fino a 7 passeggeri, la larghezza è notevole (quasi 1,9 metri), come il passo di quasi 2,9 metri, e solo l'altezza perde qualche centimetro per ottimizzare l'aerodinamica e rendere più efficiente quest'auto di stazza. Gli interni sono spaziosi fino all'inverosimile e il bagagliaio con 5 persone a bordo vanta una capacità di 660 litri. Nella dotazione standard entrano i fari full LED e il cruscotto con strumentazione integralmente digitale, protetto da una visiera: uno schermo TFT ad alta risoluzione riconfigurabile sostituisce i tradizionali quadranti.
Poderosa anche la gamma motori, interamente turbo: l'unico a benzina è l'Energy TCe di appena 1,6 litri ma ben 200 CV, cui è abbinato il cambio automatico a doppia frizione EDC. A gasolio i due Energy dCi sono il 1.6 da 130 CV e il biturbo 1.6 da 160 CV e cambio EDC. Ma a Parigi Renault stupisce anche per un prototipo, si chiama Eolab e lo vediamo alla prova in questo video. Fa notizia per un dato: riesce a fare 100 km con un solo litro di benzina! Limando le emissioni di CO2 fino a 22 g/km. Un prototipo con ambizioni concrete, perché sviluppato nell'ambito del cosiddetto "Nuovo Piano Industriale" del governo francese, che mira a ridurre entro il 2020 di due litri per 100 km i consumi medi su strada.