Una ventata di primavera con la city car no smog
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Come da tradizione la Casa romena dà tantissimo per un prezzo contenuto e se la si usa in città c’è quasi tutto quello che serve
di Sergio BolzoniSono tornati gli incentivi statali per le vetture a basso impatto inquinante e quindi tornano ad essere appetibili anche le vetture elettriche, sempre più utili e adatte all’uso cittadino, visto che subiscono meno (o non subiscono affatto, a seconda dei luoghi) limitazioni negli spostamenti o nei parcheggi. Se poi la vettura elettrica in questione è anche una Dacia, ecco che alla praticità d’uso e al fattore inquinamento dell’aria si aggiunge anche l’economicità al momento dell’acquisto e quindi la nostra Spring diventa in sé immediatamente appetibile.
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Quanto costa - Ragion per cui parliamo subito del prezzo: a fronte di un listino leggermente aumentato rispetto all’anno scorso, con gli incentivi statali in caso di rottamazione servono poco più di 15.000 euro per portacela a casa nella versione Electric “base”, quindi parliamo comunque della vettura elettrica più conveniente sul mercato. Per la versione più accessoriata “Plus” servono circa 1.500 euro in più e diciamo subito che secondo noi vale la pena spenderli perché includono navigatore (molto efficiente) con comandi vocali e soprattutto videocamera posteriore e sensori di parcheggio, accessori che migliorano non di poco la vita di chi vive in città.
Come va - Ok il prezzo ma come va la Dacia Spring? Per quello per cui è stata progettata, benissimo. In città scatta rapida e silenziosa e anche se il motore non è potentissimo (45 CV), il peso contenuto la rende persino divertente. È maneggevolissima e lo sterzo gira in un fazzoletto senza mai indurirsi in manovra, quindi parcheggiare è davvero uno scherzo. Inoltre è un piccolo crossover e l’altezza da terra maggiorata la rende abilissima ad arrampicarsi sui… marciapiedi in caso di necessità.
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Non solo, abbiamo avuto occasione di guidarla un po’ sullo sterrato in campagna, anche piuttosto disconnesso, e la nostra Spring non ha fatto una piega, anzi è filata via agile e sicura grazie anche all’ottimo lavoro delle sospensioni che hanno assorbito buche e sassi come meglio non si potrebbe chiedere a una vettura “mini”. Da ciò ne consegue che anche su pavé e sanpietrini cittadini la risposta sia eccellente.
La qualità della vita a bordo - Dentro è sorprendentemente spaziosa anche dietro e le portiere sono comode da aprirsi, cioè nessun problema anche a “manovrare” due seggiolini. Il sistema di infotainment è completo, pratico da usare e acusticamente più che buono, complice anche la ovvia silenziosità di marcia. Ma attenzione: se serve, la presa Aux è di serie solo sulla “Plus”. Il posto guida è sufficientemente comodo anche per chi scrive che è alto 1,85 metri e pesa 100 kg: tutti i comandi sono facilmente raggiungibili e il loro uso è assolutamente intuitivo.
I consumi - L’autonomia fornita dalla batteria da 26,8 kWh è ottima e i consumi per kilowatt sono davvero ridotti, tanto che per la prima volta ci è risultata sensata la previsione dei 230 km di autonomia dichiarata.
I (pochissimi) difetti - Ovviamente da qualche parte si doveva risparmiare e quindi come da tradizione le plastiche sono un po’ leggere e le lamiere si “sentono” un po’ troppo, ad esempio quando si chiudono le portiere, rispetto alle concorrenti ben più costose. Non è una vettura fatta per l’autostrada (in generale le elettriche non lo sono ancora perché più si va veloce e più l’autonomia si riduce),
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dove diventa un po’ troppo leggera e la rumorosità dovuta all’insonorizzazione non impeccabile è quasi fastidiosa sopra i 100 km/h. Ma molte city car hanno lo stesso comportamento a velocità sostenuta, quindi non è da considerarsi un vero e proprio problema.
L’unico difetto “strutturale” rilevato, secondo noi, è la mancanza di un Auto Hold, il sistema che blocca la macchina automaticamente ai semafori (e in salita o in discesa). Ciò che obbliga il conducente a tenere sempre schiacciato il pedale del freno perché altrimenti la Spring lentamente continuerebbe a muoversi, diminuendo di molto in città il comfort di guida, altrimenti assolutamente elevato.
Quindi come da tradizione Dacia, la Spring offre tantissimo e lo fa in modo economico e confortevole. In virtù dei vantaggi delle vetture elettriche nell’uso tipico cittadino, se si ha una vecchia auto da rottamare, grazie agli incentivi statali, l’acquisto di questo piccolo crossover è una possibilità da tenere in seria considerazione.