Ma nel presente già intuiamo gli sviluppi della guida
Come ci sposteremo in futuro è già visibile in alcuni punti fermi della mobilità attuale. Il gruppo Daimler-Benz li ha codificati, per essere sempre allʼavanguardia dellʼindustria motoristica e per mantenere salda la leadership e la reputazione dei suoi brand, Mercedes in cima a tutti. A parlarci di questa strategia è Eugenio Blasetti, numero uno di Daimler-Benz Italia.
La mobilità del futuro segue le riflessioni si cinque parole inglesi, tutte che iniziano con la lettera C: Core, Case, Culture, Company e Customer. La prima e lʼultima ‒ Core e Customer ‒ spiegano lʼattenzione alle attività principali dellʼazienda e al cliente che le segue con fedeltà e passione. Case è la più complessa, perché unisce in una parola quattro concetti: Connected, Autonomous, Share & Services, Electric. Sì perché lʼauto del futuro sarà ovviamente connessa alla rete, sarà a guida autonoma, sarà condivisa tra più utenti e naturalmente elettrica. Con lʼacronimo Case si spiegano quindi i fattori destinati a stravolgere il concetto di mobilità come lo conosciamo oggi.
Con Culture lʼobiettivo è di promuovere metodi di sviluppo ecosostenibili, un modo nuovo di lavorare in azienda e, di conseguenza, di vivere nella vita civile. Argomento estendibile anche alla Company, in pratica la Daimler-Benz che sarà.