Da quattro anni la legge obbliga, a chi deve trasportare uno o più minori in età 0-4 anni, ad installare il dispositivo antiabbandono. Come è fatto, cosa dice la legge e quali sono le sanzioni.
© Ansa
Ancora una volta è un recente caso di cronaca avvenuto a Roma pochi giorni fa, che ci spinge a fare chiarezza. Rispettando le norme vigenti, si potrebbero evitare molte tragedie: ecco cosa dice la legge sull'obbligo di utilizzo dei cosiddetti dispositivi antiabbandono, per evitare di dimenticare in auto i bambini di età inferiore ai quattro anni.
Si tratta di un dispositivo in grado di segnalare al genitore, e in caso di distrazione del genitore anche ai contatti di emergenza (non tutti però dispongono di questa possibilità), l’abbandono del bambino in auto. I dispositivi antiabbandono possono essere integrati nel seggiolino, un optional del veicolo o indipendenti da seggiolini o veicoli. Questi ultimi sono tra i più diffusi: possono essere installati solitamente sulla seduta del seggiolino o sotto la fodera e rilevano la presenza del bambino grazie ad un sensore di pressione o capacitivo. I dispositivi possono essere connessi allo smartphone tramite un app dedicata e sono in grado di inviare sms e chiamate di avviso ad uno o più contatti di emergenza, facendo scattare l’allarme per una situazione di potenziale abbandono. Ci sono anche dispositivi che non si collegano allo smartphone, ma offrono una segnalazione acustica e visiva quando il bambino è a bordo e il conducente spegne il motore dell’auto al termine del viaggio. Di solito i segnali visivi o acustici fanno riferimento all’accensione di luci, all’attivazione del clacson o di uno specifico allarme.
© Ufficio stampa Polizia di Stato
La legge 1 ottobre 2018, n.117, rende operativo l'obbligo di installare a bordo dei veicoli un dispositivo di allarme per prevenire i casi di abbandono in auto di bambini di età inferiore ai 4 anni. Il regolamento di attuazione dell’articolo 172 è entrato in vigore il 7 novembre 2019 e disciplina l'uso delle cinture di sicurezza e dei sistemi di ritenuta e sicurezza per bambini. Il regolamento, adottato con decreto n.122/2019 del ministro per le Infrastrutture e i Trasporti, il cosiddetto "decreto seggiolino", individua i requisiti tecnici che il dispositivo antiabbandono deve possedere, prevedendo che possa essere, in alternativa:
- integrato all'origine nel sistema di ritenuta per bambini;
- una dotazione di base o un accessorio del veicolo, compreso nel suo fascicolo di omologazione;
- indipendente sia dal sistema di ritenuta sia dal veicolo.
Il sistema antiabbandono, specifica la Polizia di Stato, deve attivarsi automaticamente a ogni utilizzo, senza ulteriori azioni da parte del conducente, emettendo un segnale di allarme percepibile dentro e fuori il veicolo che attiri tempestivamente l'attenzione. La Polizia consiglia, inoltre, di verificare al momento dell'acquisto la conformità del dispositivo ai requisiti tecnici previsti dal regolamento, consultando la documentazione tecnica.
© Ufficio stampa Polizia di Stato
In caso di violazione, è prevista una multa di 83 euro (scontata a 58,10 per chi paga entro cinque giorni). Vengono tolti anche cinque punti dalla patente del conducente, se è l’unica persona a essere in auto con il bambino, mentre scatta la sospensione della patente da 15 giorni a due mesi alla seconda violazione in un biennio. Stessi provvedimenti se invece il trasporto avviene senza sistemi di ritenuta, obbligatori per tutti i bambini di statura inferiore a 150 cm.