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Eletto “Novità dellʼanno 2020” dai lettori di Quattroruote, Mazda CX-30 costa a partire da 24.750 euro
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Il crossover CX-30 si sta rivelando sempre più il modello vincente di Mazda. È lui a trainare le vendite europee del brand, in crescita del 14% nel 2019 e sempre giovane nel look e nellʼimmaginario dei più, nonostante Mazda compia 100 anni nel 2020. Quanto al CX-30, pochi giorni fa i lettori di Quattroruote lʼhanno eletto “Novità dellʼanno 2020”.
Lungo 4,4 metri, con un look dinamico e “stiloso”, questo Suv medio di segmento C si presenta oggi sul mercato italiano con una seconda motorizzazione mild hybrid da 150 CV, dopo quella da 122 CV dellʼesordio lo scorso autunno. Si tratta di un 4 cilindri 2.0 che abbiamo già visto sulla Nuova Mazda 3, molto parco nei consumi ‒ 5,1 litri di benzina per 100 km nel ciclo misto ‒ ma brillante con i suoi scatti sullo 0-100 in 8,8 secondi. Il nuovo motore Mazda M Hybrid si avvale di funzioni come la disattivazione dei cilindri, che riduce a due quelli attivi quando si marcia a bassi regimi.
La CX-30 mild hybrid 150 CV è poi unʼauto versatile, disponibile sia a trazione anteriore che integrale i-Activ AWD e sia col cambio manuale a 6 marce che lʼautomatico a 6 rapporti. Cresce anche la dotazione di serie, che accoglie dalle versioni Executive lo Smart Cargo Box, un pannello sul fondo bagagliaio ripiegabile in tre parti per ottimizzare la flessibilità del vano di carico. I prezzi di questa motorizzazione partono da 25.750 Euro, ovvero solo 1.000 euro più della 122 CV mild hybrid.
Mazda spegne 100 candeline
La produzione automobilistica occupa solo una parte del primo secolo di vita Mazda, anche se il più importante. Ma quando nacque nel 1920, lʼazienda si occupava di sughero e dei prodotti che si ricavano da questʼoriginale legno poroso. Un anno dopo però Mazda finì nelle mani di un imprenditore dalla mente aperta, Jujiro Matsuda, che si lanciò nel settore delle macchine utensili e poi in quella motoristica. Il primo modello apparve nel 1931, era un motocarro a tre ruote battezzato “Mazda-Go”. Dopo la guerra, per favorire la motorizzazione di massa, il Giappone varò la legge sulle “keicar”, cioè le minicar che non dovevano essere lunghe più di 2,8 metri (oggi il limite è di 3,4 metri e la cilindrata massima di 660 cc). Mazda accettò la sfida e nel 1960 produsse la R360. Il resto è storia recente, con lʼaggiunta della soddisfazione di essere stato il primo costruttore asiatico a vincere, nel 1991, la 24 Ore di Le Mans con la Mazda 787B.
Nello speciale motori anche la Mazda CX-30 Hybrid 150 CV