Personaggio importante nel mondo automobilistico viene fermato per eccesso di velocità a bordo di una Ferrari Enzo. Condannato, si salva con una scusa che fa ridere.
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Un fatto di cronaca da sabato mattina, leggero per il lieto fine nonostante l'infrazione sia stata condannata inizialmente con quattro mesi di reclusione. Il protagonista, Ken Okuyama, è stato uno dei designer della Ferrari Enzo, la stessa vettura che guidava oltrepassando, in Giappone, il limite di velocità.
In Giappone se ti fermano perché stai infrangendo i limiti di velocità previsti dal codice della strada, non la passi liscia. In alcuni Paesi il rispetto di alcune regole, leggi, viene preteso con rigidità, la stessa viene applicata se il rispetto viene meno. L’esempio di questa considerazione arriva da un fatto di cronaca che ha visto protagonista l'ex designer di Pininfarina, Ken Okuyama (all'anagrafe Kiyoyuki Okuyama). Le Forze dell’Ordine lo hanno colto in flagrante mentre guidava una meravigliosa Ferrari Enzo alla velocità di 128 km/h su un tratto di strada in cui il limite vigente è di 40 km/h. Ken Okuyama conosce molto bene la Enzo, non a caso è tra i designer di questa bellissima Rossa di Maranello, ma 88 km/h in più non gli sono stati perdonati dagli agenti.
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Quattro mesi di reclusione, ma avendo ammesso le proprie responsabilità, il “veloce” Ken Okuyama è riuscito a ottenere una sospensione condizionale della pena. Il fatto è accaduto lo scorso ottobre, mentre il designer viaggiava su una strada panoramica della prefettura Yamagata, a un centinaio di chilometri a nord di Fukushima, quando è stato fermato da una pattuglia per eccesso di velocità. Forse per la gravità riscontrata nell’eccessivo superamento del limite di velocità, forse per una particolare reazione del protagonista al fermo (di cui non sappiamo nulla, per cui stiamo solo immaginando), la vicenda è finita in tribunale, dove i giudici della Yamagata District Court hanno stabilito una pena di quattro mesi di reclusione. Okuyama però ha ricevuto dal suo legale il saggio consiglio di patteggiare ammettendo l'errore, giustificando l'allegra andatura come un'azione rivolta a sbrigare un problema tecnico sulla Ferrari Enzo. Pare infatti che Okuyama abbia detto ai giudici di andare più forte perché “voleva esporre il motore all'aria fresca di montagna per farlo raffreddare”. Ne hanno di creatività questi designer…