La nuova variante ibrida arriva in listino accanto alla già nota Fiat 600 full electric. Ecco come va su strada.
© Ufficio stampa Fiat
È una scelta intelligente quella della Fiat con la 600 mild hybrid, per due buone ragioni: la prima è il dovuto passo verso l’elettrificazione, la seconda riguarda il segmento di successo a cui appartiene. Il mix degli elementi per fare bene sul mercato è quello giusto.
Nel segmento B delle crossover arriva anche la Fiat 600 mild hybrid, che con il suo ibrido leggero affianca in listino la variante totalmente elettrica, della quale mantiene lo stile e la lunghezza complessiva di 417 cm. Il frontale mette in mostra i fari con luci a Led posizionate su due piani diversi e riportano il disegno a “C” con annessa firma luminosa; per il resto il design risulta un nuovo compromesso tra le linee dolci della Fiat 500 e quelle rigonfie della 500 X.
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Internamente tutto sembra molto uguale alla 600 elettrica: davanti gli occhi del guidatore c’è un cruscotto digitale di 7”, inserito in una cornice circolare, mentre al centro della plancia c’è un display “touchscreen” di 10,3” dalla buona risoluzione e intuitivo. In abitacolo poi, soprattutto nella zona anteriore, ci sono diversi portaoggetti e ci è piaciuta particolarmente la copertura magnetica posta sotto ai tasti della trasmissione, che una volta aperta introduce a un vano molto capiente, che comprende anche la piastra per la ricarica a induzione dello smartphone. Infine, il bagagliaio ha 25 litri in più rispetto a quello della elettrica e attesta così la sua capienza a 385 litri.
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La Fiat 600 Hybrid ha sotto il cofano un motore 1.2 a 3 cilindri turbo benzina con 100 CV di potenza massima. La compagine meccanica prevede poi un cambio automatico a doppia frizione e 6 rapporti che integra un elettrico alimentato da una batteria agli ioni di litio da 48V. Questo vuol dire che la 600 mild hybrid consente anche la marcia in modalità 100% elettrica, ma chiaramente solo per brevi tratti.
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Al volante della 600 mild hybrid abbiamo apprezzato la sua disinvoltura nell’andatura agile senza disdegnare, quando possibile, la percorrenza in EV. Sembra che abbia una doppia anima, quella che ama divertirsi e l’altra che resta sempre attenta a non inquinare troppo. Il 3 cilindri è ben fatto, non è neppure troppo rumoroso e quando gli si chiede brio non lascia mai sedere il crossover italiano. Fa il suo anche il cambio a doppia frizione a sei rapporti, che durante la prova non ha mai intralciato l’operato del propulsore, anzi, lo ha assecondato con una certa puntualità e con un fare quasi circospetto (il più delle volte non si percepivano neppure le cambiate). A coronamento della buona prova, sono ok anche la frenata e il comportamento delle sospensioni, che schiacciano l’occhio al comfort, come è giusto che sia per questa tipologia di automobile. Chiudiamo con i consumi: il primo contatto non può regalarci riscontri dettagliati in merito, però il nostro computer di bordo segnava 16 km/l.
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La 600 Hybrid ha un listino che parte da 24.950 euro e una gamma che prevede due allestimenti: quello base (che si chiama come la vettura stessa – 600 Hybrid), con cerchi da 16", sedili in tessuto riciclato con dettagli bianchi e la fascia del cruscotto in plastica biologica nera opaca; e l’allestimento La Prima, di livello superiore e dotato anche di ADAS di livello 2, con un prezzo di listino che parte da 30.950 euro e una dotazione che di serie prevede già il cruise control adattivo, il blind spot detection, la telecamera posteriore e gli abbaglianti automatici. Su questa variante mild hybrid, Fiat ha previsto la possibilità di un finanziamento, con 3.000 euro di anticipo e rata di 99 euro al mese per 3 anni e un massimo di 30.000 km.