Un volano per democratizzare la qualità
Telaio in fibra di carbonio, motore V6 biturbo benzina da 650 CV, soluzioni tecniche allʼavanguardia. In sintesi, la Ford GT è il fiore allʼocchiello della produzione Ford. Ma non solo, perché dietro di lei cʼè tutto un lavoro per migliorare la qualità di tutte le altre vetture della Casa di Dearborn, dalle utilitarie ai grandi pick-up. Una vettura laboratorio insomma, ed è raro che a esserlo sia una sportiva purosangue.
La carica innovativa di Ford GT spazia dunque a 360 gradi sulla gamma del colosso americano. A moʼ dʼesempio, lʼalettone posteriore serve ad aumentare la deportanza, la resistenza allʼaria e il bilanciamento. Ciò che migliora le prestazioni e al tempo stesso riduce i consumi e le emissioni. E lo stesso si può dire per i sistemi di raffreddamento del motore, che saranno applicati ai prossimi modelli di produzione. Due obiettivi che Ford considera validi per tutti gli usi e per ogni modello. Il motore V6 EcoBoost di 3,5 litri, ad esempio, è lo stesso del grande, maestoso pick-up F-150 Raptor, al punto che il 60% dei componenti è identico.
Prodotta in serie limitata, la Ford GT si pone dunque come volano per democratizzare la qualità, tanto che Ford ha unito nello sviluppo tutte le sue divisioni, da quelle sportive a quelle che si occupano delle forniture, fino a chi progetta i veicoli commerciali del gruppo. Un bel punto di partenza per Jim Hackett, da pochi giorni nuovo amministratore delegato del gruppo al posto di Mark Fields, e già a capo della divisione Ford Smart Mobility. Quanto ai materiali, lʼampio uso della fibra di carbonio è servito ai progettisti per mettere a fuoco una partnership con Multimatic e DowAksa, che punta alla realizzazione di nuovi metodi produttivi con la fibra di carbonio, in vista di applicazioni su più ampia scala.
Nello speciale motori anche la Ford GT -