Il primo esemplare uscì il 6 ottobre 1948
Lunga vita alla “due cavalli”, lʼauto simbolo della motorizzazione francese come da noi è stata la Fiat 500. Ma la gestazione e la produzione dellʼutilitaria Citroen hanno avuto una storia lunghissima, durata più di 12 anni anche per i ritardi dovuti alla II Guerra Mondiale, e così il primo esemplare di serie uscì dalle linee di assemblaggio di Javel il 6 ottobre 1948.
Questʼanno dunque ricorrono i 70 anni della Citroen 2CV, il cui primo progetto risale però addirittura al 1935, con i primi prototipi sfornati alla vigilia dello scoppio della guerra. Poi furono nascosti, per evitare che finissero nelle mani dei tedeschi e tre prototipi furono poi ritrovati negli anni 90 in un sottotetto di un magazzino della Citroen. La 2CV è uno dei simboli della Francia rurale e industriale insieme, nata espressamente per i contadini ma poi, negli anni 70 delle crisi petrolifere, amata dalla piccola borghesia e dagli impiegati cittadini. A volerla fu Pierre-Jules Boulanger, erede di André Citroen alla guida dellʼazienda ed eroe della Prima Guerra mondiale, in cui fu compagno di volo di Pierre Michelin, quello degli pneumatici.
Proprio i fratelli Michelin furono i salvatori di Citroen dopo il successo della Traction Avant e la prematura scomparsa di André Citroen. Chiesero a Boulanger di rimettere a posto i conti e questi ‒ un pragmatico che giovanissimo aveva fatto fortuna in America ‒ sʼinventò la sua auto di massa ideale: doveva portare due contadini con gli zoccoli e il cappello, e guai se questo cadesse nellʼentrare o scendere dalla vettura. Doveva trasportare 50 chili di patate e un paniere di uova e non doveva rompersene una! Infine, doveva andare a 60 chilometri orari consumando tre litri di benzina per 100 chilometri.
Richieste apparentemente folli, ma che invece si realizzeranno. Il contributo estetico si deve allʼitaliano Flaminio Bertoni, che diede forma definitiva alla 2CV, con i suoi originali finestrini anteriori che si aprivano dal basso verso lʼaltro, così che chi guidava poteva tirar fuori il braccio per segnalare il cambio di direzione. Insomma, un bel rompicapo, ma alla fine la gloria dei 5 milioni di esemplari venduti.