Dopo 25 anni e cinque generazioni di prodotto, la prima auto ibrida si attacca alla “spina” e Toyota promette anche di più con la concept BZdi Antonio Angione
Ebbe un impatto dirompente nel 1997 la prima Toyota Prius (nomen omen). Era ibrida e la diffidenza superava di gran lunga lo stupore, perché di energia elettrica che alimentasse le automobili si era parlato per decenni senza mai, però, superare il confine tra lʼidealismo di una mobilità pulita e la realtà dei combustibili fossili, che dominavano il mondo dei trasporti in modo incontrastato.
Quella prima ibrida di nome Prius non restò però un caso isolato. Toyota continuò a svilupparla e oggi siamo alla quinta generazione, e i concorrenti lʼhanno sfidata, prima con prodotti analoghi a doppia alimentazione benzina/elettrica senza ricarica delle batterie, poi con alternative alla spina (plug-in). Chi non lʼha fatto ha perso la partita: nel 1997, infatti, Toyota contendeva a General Motors il primo posto al mondo tra i costruttori auto, e il gruppo Ford era al terzo gradino. Oggi né GM né Ford sono tra le top five al mondo e Toyota deve guardarsi da Volkswagen, Stellantis, Hyundai, Renault, che sullʼelettrificazione stanno edificando da anni.
La Prius 5 arriverà in Europa nella prossima primavera, esclusivamente in versione ibrida plug-in. Il motore termico è un 2.0 benzina da 148 CV, che si abbina a un motore elettrico da 120 kW (160 CV), alimentato da una nuova batteria agli ioni di litio da 13,6 kWh. La potenza totale di sistema è pari a 223 CV, vale a dire un centinaio più dellʼattuale Prius, e ciò assicura prestazioni nettamente più brillanti di quanto lʼibrida Toyota ci abbia mai mostrato. Toyota ha anche disegnato la nuova carrozzeria in funzione aerodinamica, con uno stile da coupé 5 porte che ottimizza il flusso dʼaria e quindi lʼefficienza nei consumi e le performance su strada.
I tecnici giapponesi hanno anche riposizionato la batteria e il serbatoio del carburante, così da abbassare il baricentro e rendere più stabile la vettura, oltre che più piacevole la guida. Sia la lunghezza che lʼaltezza della Prius sono state ridotte di 50 mm, ma non la larghezza (cresciuta di 22 mm) e il passo, aumentato anzi di 50 mm e così accrescendo la spaziosità degli interni. Sono anche stati adottati pneumatici più grandi, fino a 19 pollici. Tutte le novità della Prius 5 le scopriremo più avanti, inclusa lʼinnovativa “Island Architecture”, la filosofia degli interni adottata sulla vettura.
Toyota BZ Concept
Un altro assaggio di quello che potrebbe essere il futuro del colosso nipponico lʼabbiamo con bZ Compact Suv Concept. La sigla significa “Beyond Zero” ed è un dinamicissimo crossover al 100% elettrico (BEV). Il prototipo innova non soltanto per le emissioni nocive zero, bensì anche per la sostenibilità del progetto, che prevede il riutilizzo di materiali riciclati e a basso impatto ambientale. Lʼaerodinamica esprime un look futuristico, con sbalzi corti e un’impronta a terra aggressiva e sportiva. Inoltre l’assistente personale di bordo permette di far interagire il guidatore e i passeggeri con la vettura tramite segnali audio o input visivi generati dalle luci ambientali che fluttuano intorno all’abitacolo, rispondendo alle richieste o ai comandi dei passeggeri anteriori o posteriori.