Il caldo? Per la guida è come lʼalcol
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I tempi di reazione sono più lenti
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Cʼè un nemico infido per lʼautomobile e per chi guida: il caldo. E questʼestate 2015 di temperature torride e afa senza tregua non aiuta certo chi si mette in viaggio. Grazie a Seat e al suo Centro Tecnico di Barcellona, ecco alcune raccomandazioni per non lasciarsi travolgere dal caldo eccessivo. Perché pochi sanno che quando la temperatura allʼinterno di unʼauto arriva a 35 gradi, il tempo di reazione di un conducente è più lento del 20% rispetto a una temperatura di 25 gradi.
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È come se si guidasse con un livello equivalente di 0,5 grammi di alcool nel sangue, quelle due birrette che ci costerebbero care in caso di fermo della polizia stradale. Il caldo eccessivo annebbia la mente, appanna la vista, soprattutto col sole alto in cielo e nelle prime ore del pomeriggio, disidrata lʼorganismo e rallenta pericolosamente i riflessi. Cosa fare allora? Seat consiglia, come prima cosa, di ventilare lʼabitacolo aprendo tutti i finestrini e le portiere per almeno 30 secondi prima di accendere lʼaria condizionata, così che il calore interno possa disperdersi più facilmente. Lʼaria condizionata va accesa sulla modalità "auto", perché la distribuzione è più omogenea su tutti i posti a sedere. Mai scendere però sotto i 21 gradi, perché i consumi lieviterebbero.
Lʼauto poi va "idratata", proprio come gli esseri umani, quindi occorre tenere al giusto livello i liquidi ‒ olio e acqua ‒ e lavare spesso la carrozzeria, togliendole la polvere. Insomma il caldo è un nemico temibile, perché rende faticose tutte le attività ‒ anche la guida ‒ e fa male anche agli oggetti. Come le macchine, le cui componenti soffrono le temperature alte, si pensi ai motori, ai cambi, alla frizione, alle gomme. Per queste ultime il consiglio obbligato è di controllare la giusta pressione, perché la marcia su asfalti roventi aumenta lʼusura e mina a sicurezza.