In Usa tra le difficoltà del Rubicon Trail
Dove provare un fuoristrada vero, con le gomme tassellate e la trazione integrale da inserire on demand in base alle situazioni più disparate? Se vi trovate tra la California e il Nevada non cʼè dubbio, sul Rubicon Trail, 35 chilometri tra gole di roccia e sabbia che da 40 anni fa da banco di prova per i nuovi modelli Jeep. Certo non è proprio dietro lʼangolo, e allora vi portiamo noi col nuovo Wrangler Rubicon.
Eccolo in queste immagini il “gippone” vero, erede dei primi modelli Jeep messi in commercio nel Secondo Dopoguerra. Wrangler è ormai un inossidabile evergreen e la versione Rubicon è la più estrema di quelle a listino. È equipaggiato con le quattro ruote motrici e i bloccaggi elettrici dei differenziali Tru-Lock per la guida offroad più estrema, con la barra stabilizzatrice anteriore a scollegamento elettronico, che permette di aumentare lʼescursione delle sospensioni e migliorare la trazione. Il riduttore a due velocità inseribile incrementa la trazione quando si percorre un tratto molto difficile, e il Rubicon Trail è il tracciato più famoso e tra i più difficili al mondo. Se vai bene qui, puoi andare ovunque.
La prima volta di Jeep in questo lembo di deserto e roccia del West fu nel 1953, per opera di 150 appassionati che volevano cimentarsi con i loro fuoristrada. Oggi gli ingegneri Jeep utilizzano regolarmente il Rubicon Trail per testare le qualità dei veicoli e migliorarli. Nel video si vedono le versioni americane di Wrangler Rubicon, quelle con motori a benzina: il nuovo 2.0 turbo e il classico 3.6, ma da noi ci sono anche le versioni a gasolio. Un veicolo capace di superare angoli di attacco pari a 36,4 gradi e di uscita di quasi 31 gradi, per dossoi pari a 25,8 gradi. La capacità di guado di Jeep Wrangler Rubicon è di ben 76 centimetri.