Fine anno, tempo di bilanci. Lancia ha passato un 2024 di "rinascimento", ma gli anni prossimi saranno ricchi di sfide.
© Ufficio stampa Lancia
Grazie anche a un momento di confronto con il CEO di Lancia, Luca Napolitano, abbiamo appreso quali saranno i programmi certi (e meno certi) del "neo" brand italiano. C'è tanto ottimismo per il futuro, ma le sfide richiederanno tenacia, investimenti e strategie diversificate in base ai mercati a cui si rivolgono.
Siamo andati a vedere quante Lancia Ypsilon sono state vendute nel mese di novembre passato: poco più di 800 unità...ma non destano preoccupazione se paragonate alle 4.000 vecchie Ypsilon immatricolate nello stesso mese del 2023. Perchè? Il fatto è che, come ha spiegato Luca Napolitano, la nuova Ypsilon è un'automobile diversa dal suo passato: l'attuale è più grande, più tecnologica e pertanto genera appeal in una clientela diversa...e infine, la Ypsilon è nata adesso e porta sulle spalle il peso di un passato importante che stava svanendo nel nulla cosmico dell'automotive. Ci vuole pazienza, la rinascita ha tempi diversi rispetto a quelli di una nascita e anche se fuori il mercato è frenetico, oggi Lancia ha bisogno di consolidare nuovamente la sua nuova vita.
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Tra una chiacchiera e l'altra con Luca Napolitano, è venuta fuori l'ipotesi di una vettura più piccola dell'attuale Ypsilon. Sarebbe l'ideale per riconquistare quella parte di clientela che adorava la precedente Ypsilon: tecnicamente si potrebbe produrre sulla piattaforma STLA Small e "in calendario" andrebbe non prima del 2028 nello stabilimento campano di Pomigliano d’Arco. Quindi, se si dovesse concretizzare l'ipotesi, è possibile immaginarla su strada non prima del 2029-2030...peccato perdere anni di mercato in un segmento in cui Stellantis è già presente e in cui esserci con Lancia darebbe alla concorrenza un messaggio chiaro.
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Il presente e il futuro di Lancia si divide inevitabilmente tra certezze (già pianificate) e desideri nascosti, pieni di speranza, talvolta nutriti da sentimenti nostalgici. È sicura la produzione della Lancia Gamma che arriverà sul mercato nel 2026, con la produzione prevista presso lo stabilimento di Melfi. Il CEO del marchio Luca Napolitano ha commentato così, via social, l'annuncio della futura Gamma: “stabiliamo un nuovo standard di innovazione e scriviamo, con orgoglio, il prossimo capitolo dell’eccellenza italiana. Prodotta in Italia nello stabilimento di Melfi a partire dal 2026, questa ammiraglia è una testimonianza dell’eccezionale qualità e competenza della produzione automobilistica italiana. Avrà motori ibridi ed elettrici, per soddisfare le esigenze della mobilità di oggi”.
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Per il futuro si spera anche nel rilancio di un modello ricco di successi: la Lancia Delta è già nei pensieri del marchio italiano, a confermarlo è lo stesso Napolitano: "il piano va avanti ma bisogna ancora completare il design e potrebbe tardare di qualche mese. Una possibilità è farla sulla piattaforma medium di Melfi, ma non è l'unica. Ci piacerebbe più compatta, ma ancora non c'è niente di deciso. La macchina che noi immaginiamo è molto muscolare, sportiva, quella che piace a tutti, insomma. Abbiamo però ancora tempo". In casa Lancia c'è fermento, in pentola bolle il ripristino di un listino che punta ad avere più di un solo modello, per conquistare nuovamente i lancisti, non solo italiani. A tal proposito, Napolitano ha spiegato che Lancia ha come obiettivo quello di tornare ai volumi di vendita storici e che i mercati esteri dovrebbero rappresentare in futuro il 50% delle immatricolazioni (oggi il brand vende l'80% in Italia). Intanto, in Europa Lancia dedicherà la sua massima attenzione al mercato spagnolo, francese, olandese e belga.