La Lancia Stratos, una delle vetture più vincenti nella storia dei Rally, ha celebrato ieri i 50 anni dalla prima vittoria internazionale al Tour De France Automobile del 1973...e dal ricordo di quegli anni sta nascendo il futuro del brand italiano.
© Ufficio stampa Lancia
Ci sono date, eventi e auto che ancora oggi sono pura ispirazione per il futuro di brand e modelli. La storia che stiamo per raccontarvi ne è un meraviglioso e affascinante esempio.
La giornata di ieri, 25 Settembre 2023, ha segnato un anniversario importante per quello che sarà il futuro di Lancia. Il 25 Settembre 1973, la Lancia Stratos scriveva il primo capitolo di una lunga storia da protagonista; infatti in quell'anno viene iscritta alle competizioni, ancora tra i prototipi, e viene guidata dalla coppia Munari-Mannucci. A settembre dello stesso anno ottenne la sua prima vittoria internazionale al Tour De France Automobile. Un successo che seguì al primo trionfo, quello conquistato nell’aprile dello stesso anno nel Rally Firestone, e che sarebbe stato precursore di un percorso incredibile. La Lancia Stratos divenne infatti una vera e propria "mattatrice dei rally": la vettura vinse per 3 volte consecutive il Rally di Monte Carlo, 3 volte il Campionato Mondiale Costruttori, dal ‘74 al ‘76, e ancora 3 volte nell’Europeo Piloti. Inoltre, sempre grazie alla Stratos, Munari vinse nel ’77 la Coppa FIA Piloti Rally. Chiudiamo con un piccolo aneddoto: a partire dalla stagione sportiva 1975, Lancia sfoggiò i colori bianco e verde dello sponsor Alitalia con il logo tricolore della compagnia aerea, sdoppiato ed armonizzato a forma di cuneo, divenuta sin da subito una delle livree più belle della storia del Motorsport.
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E' nata per essere “brutale ed efficiente”, per vincere il più possibile e per essere in grado di rompere gli schemi, perché diversa dai modelli dell’epoca. Ispirata al prototipo “Strato’s Zero” del 1970, la versione definitiva della Lancia Stratos venne presentata l’anno successivo. Era una vettura con un design dalla futuristica forma a cuneo: il frontale era affilato e si armonizzava con i passaruota, mentre il parabrezza inclinato inglobava il montante anteriore e proseguiva nei vetri laterali. Il tetto scendeva verticalmente sul piccolo lunotto posteriore, avvolto dal grande cofano motore. Cofano e baule, costituiti da due leggeri gusci, erano comprensivi dei rispettivi parafanghi, con un’apertura ampia per favorire rapidi interventi durante l'assistenza di gara. Sul posteriore spiccavano i fari rotondi e un alettone aggressivo, mentre il cuore era rappresentato dal motore sei cilindri a V della Dino 246 Ferrari. Della Lancia Stratos erano rivoluzionari anche gli interni, completamente centrati sul guidatore: due posti secchi e solo due vani per i caschi da corsa, elemento distintivo anche della versione stradale. Il cosiddetto “colour blocking” degli interni creava continui giochi di contrasti per un eclettismo tutto Lancia, attraverso l'utilizzo dei colori primari, il blu, il rosso e il giallo.
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Lancia Stratos sapeva già all'epoca come sfoggiare il suo fascino “di rottura”, aspetto che ha accelerato la sua consacrazione come modello divenuto presto icona storica dal punto di vista del design. Elementi quali i fari posteriori rotondi, l’alettone aerodinamico e l’abbinamento eclettico dei colori primari nell’abitacolo, hanno reso la Lancia Stratos un modello dal design avveniristico e ancora oggi contemporaneo. Non a caso, si tratta di una delle nove vetture storiche del brand che hanno ispirato Lancia nella realizzazione dei modelli futuri. Volete un esempio? Il perfetto equilibrio tra forme geometriche primarie e massima prestazione, distintivo delle storiche vetture Lancia (Stratos, 037 e Delta), è uno degli elementi essenziali che sono stati conservati e rivisitati nel disegnare le vetture del futuro del marchio italiano. Un dialogo continuo tra passato e futuro che si ritrova, come avrete già notato, nella Lancia Pu+Ra HPE, il manifesto del marchio per i prossimi 10 anni, una concept car 100% elettrica che incarna la visione del marchio in termini di design, interior home feeling, sostenibilità, elettrificazione ed effortless technology. Una caratteristica su tutte: il Concept Lancia presenta, nella parte posteriore, proprio gli iconici fanali rotondi che rappresentano un chiaro rimando all’anima più brutale e radicale del marchio e alla leggendaria Lancia Stratos.
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