Una su due è un SUV, ma in generale i furti sono in aumento. Quali sono le automobili più rubate e le regioni più colpite.
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La ricerca è stata ideata e condotta da LoJack, società americana specializzata nei servizi telematici e nel recupero di veicoli rubati, con oltre 400.000 dispositivi installati su auto attualmente in circolazione. Il dato dei furti di automobili rispetto al 2021 è cresciuto del 4%, ma in generale preoccupa il ritorno del valore ai livelli pre Covid del 2019.
Secondo quanto espresso dall’analisi condotta sui numeri del 2022, la percentuale di SUV sul totale dei veicoli rubati ha raggiunto il 47%, contro il 33 % di tre anni fa e questa oltre a essere una notizia, riflette anche la numerica totale della carrozzeria SUV in circolazione e di riflesso il gradimento verso il genere di auto. Tra i motivi di questo innalzamento del numero dei furti c’è senza dubbio un controllo meno assiduo delle Forze dell’Ordine, sicuramente più serrato durante il periodo pandemico.
Il dato molto elevato di nove furti su dieci spetta solo a cinque regioni: prima tra tutte la Campania a quota 33% del totale, poi il Lazio al 24%, la Puglia al 21%, la Lombardia al 12% e la Sicilia al 2%. Un altro focus attenzionato dall’analisi fatta dall’Osservatorio di LoJack è incentrato sulle diverse aree geografiche del Paese e mira a determinare il modo di agire dei ladri d'auto, le tipologie di veicoli rubati e anche gli sbocchi di queste attività criminali. Così scopriamo che al Centro-Nord, in particolare a Roma e Milano, i SUV sono ormai la maggioranza dei mezzi rubati, per essere poi rivenduti in Italia o nei Paesi dell'Europa dell'Est. I ladri usano la tecnica della sottrazione del mezzo con strumenti hi-tech come la clonazione della chiave, senza effrazione e in pochi secondi. In Campania le auto più rubate sono invece le city car e le utilitarie; i ladri adottano il sistema del "cavallo di ritorno", ovvero i veicoli vengono restituiti al proprietario dietro pagamento di un riscatto. In Puglia il furto di auto serve per far crescere il mercato nero dei pezzi di ricambio: i mezzi rubati vengono “spogliati” in vere e proprie “sedi” ad hoc e molto spesso se la vettura non viene ritrovata entro le 12 ore dal furto, le speranze di trovarla “intatta” svaniscono.
© Ufficio Stampa LoJack
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In chiusura vi riportiamo il commento di Sandro Biagianti, Direttore Sicurezza LoJack, dal quale emerge un’altra novità che riguarda le auto ibride ed elettriche: “il 2022 ha segnato un vero e proprio ritorno alla normalità anche nella nostra lotta contro i furti di auto. Come emerge anche dai dati del nostro Osservatorio, questo business criminale ha oggi ripreso vitalità e il particolare focus sui SUV conferma anche la capacità delle organizzazioni criminali di seguire le evoluzioni del mercato e sfruttare al meglio la connettività dei mezzi anche per sottrarli in pochi secondi, senza lasciare tracce. Lo scorso anno, grazie alla nostra tecnologia e all’intervento sul campo del nostro team al fianco delle Forze dell’Ordine abbiamo contribuito concretamente al recupero di circa 2.250 veicoli per un valore complessivo di oltre 106 milioni di euro. Tra le novità registrate lo scorso anno anche la crescita dei furti di vetture ibride ed elettriche, spesso sottratte per "recuperare" e rivendere sui mercati paralleli i pacchi batteria, i cui costi incidono in modo significativo sul valore della vettura."