La rivoluzione Opel

Le stampanti in 3D per parti e ricambi

Cambia la produzione automobilistica

29 Ago 2014 - 11:00

Costruire un'auto con le stampanti 3D? Possibile. Lo dimostra Opel, il cui team di Virtual Engineering nel quartier generale di Rüsselsheim sfrutta il potenziale della stampa tridimensionale per realizzare gli utensili di assemblaggio che, poi, servono alla produzione della Adam e della Adam Rocks nello stabilimento di Eisenach. Da una stampante 3D nasce il logo con il nome della vettura posto sul finestrino laterale, così come la guida di montaggio del parabrezza, il cui allineamento risulta precisissimo. Anche la capote in tela della Adam Rocks viene montata grazie a una stampante 3D.

Le stampanti in 3D per parti e ricambi

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© ufficio-stampa
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Insomma, una rivoluzione. Perché le stampanti 3D saranno sempre più al servizio della produzione industriale, non soltanto di autoveicoli. Hanno il merito di semplificare il processo di montaggio, ridurre i tempi e i costi di produzione. E sono poi versatili: se cambia un accessorio o un ricambio, bastano pochi clic per adattare la stampante al nuovo componente. Inoltre, gli utensili stampati sono pronti per essere utilizzati dopo 8 ore e pesano circa il 70% in meno, possono essere perforati, laminati, sabbiati, verniciati e incollati. In totale ad Eisenach si utilizzano oggi circa 40 stampanti 3D, che servono anche per altri modelli Opel: la nuova Corsa che uscirà dalle linee di assemblaggio di Saragozza entro le fine dell'anno non ne farà a meno.

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