Lʼinteresse per le auto connesse e a guida autonoma
Che ci fa Facebook al Salone dellʼauto di Francoforte? Lʼhi-tech è presente in massa alla 67° edizione della grande kermesse, ma se di Google e Apple si sa che hanno lʼambizione di creare le proprie automobili, elettriche e a guida autonoma, Facebook continua a sostenere di non volerle costruire. “Siamo gli unici che non le fanno nella Silicon Valley”, ha dichiarato a Francoforte Sheryl Sandberg, Chief Operating Officer del colosso di Menlo Park.
Una rassicurazione per i costruttori tedeschi, forti anche in America, e per la cancelliera Angela Merkel, che la Sandberg ha incontrato a Francoforte. E allora? Le mire di Facebook guardano al “New Mobility World”, un mondo fatto di veicoli connessi come le case e gli uffici e di sistemi elettronici di guida assistita che lasciano molto tempo a disposizione di chi sta in macchina. In un lungo viaggio, ad esempio, ma anche nel traffico di una normale giornata lavorativa, funzioni come scambio di dati, comunicazione e intrattenimento rivestono un ruolo sempre maggiore. Una frontiera sulla quale i costruttori auto lavorano gomito a gomito con le aziende dellʼhi-tech e del web, grandi colossi ma anche giovani start-up, spesso finanziate proprio dalle Case auto.
Più tempo si passa online e più Facebook ne trae vantaggio. Perché si sa quanto traffico della rete viene intercettato dal colosso fondato da Zuckerberg. Lʼobiettivo è quindi favorire il processo di digitalizzazione del prodotto automobile, che cambierà anche per queste ragioni: ambienti interni più confortevoli, ergonomie più adatte allʼuso di smartphone e tablet, luci e colori in armonia con queste esigenze. Facebook non è sola però, gli stand della sezione New Mobility World al 67° Salone di Francoforte sono affollati di altri grandi nomi, da Google (che le sue Google Car le sta costruendo davvero) alla Sony, dallʼIBM alla Qualcomm, fino a TomTom, che ha presentato la nuova piattaforma globale per le colonnine elettriche in Usa in partnership con Daimler.