Lʼattesa di nuovi incentivi ha contribuito a deprimere ancora di più la domanda, spiega Michele Crisci, presidente dellʼUnrae
Ci mancava soltanto la guerra a scompaginare i piani della crescita post-pandemia. Il primo bimestre dellʼanno per il mercato auto italiano chiude male, -21% con 218.716 immatricolazioni. Certo gli effetti del conflitto in Ucraina sono ancora da valutare, il rischio è un duraturo stop alla produzione per mancanza di componenti, microchip e problemi nella logistica e per i rincari dellʼenergia.
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Soltanto a febbraio sono state vendute in Italia 110.869 auto, il 22,6% in meno dello stesso mese del 2021. Gli incentivi sono stati annunciati dal Governo la scorsa settimana, ma non sono ancora pronti e lʼeffetto annuncio ha ritardato le scelte dʼacquisto sul mercato. Il Fondo di sostegno al settore automobilistico (incluso lʼindotto) prevede circa un miliardo di euro lʼanno per 8 anni, e sarà riservato non soltanto a veicoli elettrici ma anche, in generale, a tutti quelli con livelli inquinanti inferiori agli attuali. “Lʼattesa di nuovi incentivi ha contribuito a deprimere ancora di più la domanda ‒ ha spiegato Michele Crisci, presidente dellʼUnrae (Unione nazionale rappresentanti veicoli esteri) ‒ augurandoci che, ricomposta al più presto la crisi internazionale, il Governo possa trovare lo spazio necessario per lʼemanazione rapida del Decreto attuativo che rifinanzi gli incentivi”.
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Per Paolo Scudieri, presidente di Anfia, Associazione Nazionale dei costruttori italiani, “oltre ai fondamentali interventi sulla domanda, in continuità con quanto fatto nel 2021 a supporto della diffusione delle tecnologie a zero e bassissime emissioni, ci aspettiamo che venga definito al più presto un set di strumenti di accompagnamento alla riconversione produttiva della filiera, soprattutto per le imprese ancora concentrate sulla tecnologia dei motori a combustione interna, chiamate a investire in ricerca e sviluppo, nuove competenze e nuovi impianti” . Quanto al leader di mercato Stellantis, ha immatricolato nel bimestre 80.465 auto, -28 % sul primo bimestre 2021. La quota mercato è scesa così dal 40,3 al 36,8 percento.