Mercato

Mercato dell'automobile in Italia: i dati di Gennaio 2025

Anno nuovo, risultati di sempre: l'apertura del mercato dell'auto 2025 continua a essere negativa. 

05 Feb 2025 - 18:21
 © Ufficio stampa UNRAE

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Anche il nuovo anno non porta buone notizie: lo scenario si mostra incerto e frena le prospettive per il 2025. La fase di transizione appare in stallo.

I numeri di Gennaio 2025

 Nel primo mese del 2025 il mercato italiano dell’automobile, con un giorno lavorativo in meno, ha totalizzato 133.692 immatricolazioni, in ribasso del 5,9% rispetto a gennaio 2024 (oltre 8.300 unità perse), che aveva chiuso a 142.010 unità. Come sottolineato da UNRAE, il contesto economico resta incerto e il peggioramento del quadro per il mercato auto, con un quarto trimestre 2024 al di sotto delle attese e un mese di gennaio alquanto negativo, impone una revisione al ribasso delle previsioni per l’intero anno 2025. La stima attuale traguarda infatti una situazione stagnante a 1.550.000 immatricolazioni, circa 9.000 in meno (-0,6%) rispetto al 2024. Un livello ancora inferiore di oltre il 19% rispetto al pre-Covid, a sei anni di distanza dal 2019.

Male la transizione energetica

 Soffrono le elettriche, che segnano un mercato che resta debole. La quota delle auto elettriche pure (BEV) scende dal 5,5% di dicembre al 5,0% di gennaio, e se migliora rispetto a gennaio 2024 è solo perché un anno fa tutti attendevano gli incentivi che, per il 2025, il Governo ha chiaramente annunciato che non ve ne saranno. Anche le ibride plug-in (PHEV) si arrestano al 3,6%, contro il 3,4% di dicembre e il 2,8% di gennaio 2024. Complessivamente, la quota delle vetture elettrificate (ECV) è ferma all’8,6%.

© Ufficio stampa Stellantis

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Il mercato secondo le alimentazioni

 Continuando l'analisi tra le alimentazioni, sono risultati in flessione i motori tradizionali e sono cresciute le elettrificate: il motore a benzina ha archiviato il mese di gennaio in calo di 3,3 punti, al 26,9% di quota, mentre il diesel ha perso il 45% dei volumi, scendendo al 9,3% di share (-6,5 p.p.). Lato bifuel, il Gpl si è fermato al 10,2% di share (-0,7 p.p.), mentre il metano non ha segnato immatricolazioni nuove. Le auto ibride sono salite di ben 7 punti, arrivando al 45,0% delle preferenze, con un 11,5% per le “full” hybrid e 33,5% per le “mild” hybrid.

© Ufficio stampa UNRAE

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Il mercato secondo i segmenti

 L’analisi della segmentazione ha mostrato un incremento delle berline e, in particolare, dei Suv del segmento A, rispettivamente al 12,2% e 2,4% di share. Si nota in flessione il segmento B, soprattutto per le berline, scese al 17,6% del totale, mentre i Suv sono saliti al 30,9%. Nel segmento delle medie (C) sia le berline che i Suv hanno recuperato quattro decimi di punto, portandosi rispettivamente al 4,6% e al 18,2% di quota. Lieve recupero per le berline (allo 0,6% di quota) e i Suv del segmento D (al 6,1% del totale). Ottimo andamento per l’alto di gamma, con le berline allo 0,2% di quota e i Suv all’1,6%. Infine le station wagon rappresentano il 2,6% del totale, gli MPV il 2,1% e le sportive lo 0,8%.

© Ufficio stampa Stellantis

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