Il mercato europeo segna un altro passo positivo, immatricolando a giugno 1.265.678 auto, ma come è andato il primo semestre per il Vecchio Continente? Quale è stato l’andamento dei Gruppi e dei costruttori? Quali sono le alimentazioni scelte dagli automobilisti europei?
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Il primo semestre “è andato” e come abitudine gli addetti ai lavori cercano di orientarsi tra i diversi andamenti messi in risalto dal mercato europeo dell’automobile. I tanto attesi dati Acea sulle immatricolazioni in Europa sono arrivati, pertanto vi guidiamo nella “giungla” dei risultati conseguiti dai brand nel primo semestre del 2023.
Il mercato europeo dell’automobile cresce ancora in questo 2023. Il +17,6% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno può sembrare poco significativo, perché le difficoltà che il mercato ha dovuto affrontare nel 2022 riescono tutt’oggi a rubare la scena. Eppure, analizzare i dati resta sempre cosa buona e giusta: in questo caso è possibile capire come dietro il +17,6% ci sia stato uno sforzo comune che ognuno ha affrontato diversamente. Ci sono stati Gruppi o marchi che hanno vissuto un primo semestre di slancio e altri che continuano a districarsi con difficoltà. Per darvi un po’ di numeri, il mese di giugno 2023 ha registrato un incremento del 18,7% rispetto allo stesso periodo del precedente anno, con un totale di 1.265.678 vetture immatricolate, mentre nel confronto con i primi sei mesi del 2023 il saldo positivo è del +17,6%, per un totale di 6.588.937 unità immatricolate (nel primo semestre del 2022 erano state immatricolate 5.601.386 unità). Si segnala anche una crescita omogenea in tutti e quattro i mercati più importanti d’Europa: in ordine, la Spagna segna un +24,0%, l’Italia un +22,8%, la Francia un +15,3% e la Germania un +12,8%.
© Ufficio stampa Gruppo Volkswagen
Nessuno dei grandi Gruppi può rimproverarsi di segni negativi in rapporto all’andamento nel primo semestre dell’anno in corso a confronto con quello del 2022. C’è però chi è cresciuto meno e chi ha registrato una crescita più significativa. È andata bene a Wolfsburg, poiché il gruppo Volkswagen ha segnato un +25,4% e si può dire altrettanto per i francesi capitanati da Renault, che sono migliorati grazie a un +24,1%. Sorrisi “a mezza bocca” per Stellantis, che invece segna “sulla lavagna” una crescita minima del 5,3%, con delle situazioni contrastanti al suo interno che hanno dato lustro ad alcuni brand e sofferenza ad altri. Per esempio, è facile notare le difficoltà di crescita per Abarth e Fiat (-4,2%) o di Citroen (-0,6%) anche se si tratta di valori che possono essere invertiti in positivo nel secondo semestre dell’anno. Allo stesso modo risaltano all’attenzione le percentuali fatte registrare da Alfa Romeo (+108,5%) e Maserati (+102,8%).
© Ufficio stampa Alfa Romeo
Il primo costruttore al mondo (Toyota) cresce anche in Europa con un +12,8%, ma a essersi “comportati bene” sono anche Mazda (+43,7%), Suzuki (+36,1%), Nissan (+26,9%), Volvo (+20,5%), Jaguar Land Rover (+19,5%), BMW (+9,7%), Mercedes (+7,73%) e Ford (+6,6%). Tra i brand in sofferenza troviamo Mitsubishi (-33,7%), Honda (-22,9%), Jaguar (-9,7%) e smart (-3,9%). Per quanto riguarda il “capitolo” alimentazione, il mercato europeo mette in risalto la preferenza per le automobili a benzina, che sono il 36,6% del totale, mentre calano ancora le scelte verso le motorizzazioni diesel, che rappresentano il 13,4% del mercato. Crescono le immatricolazioni di auto elettriche (+55,3%) che in Europa sono il 15,1% del mercato, ma in particolare tra le elettrificate segnano una crescita sostanziosa le ibride, che raggiungono una quota di mercato del 24,3%.