Già dal prossimo autunno a listino in Germania
Il mondo dei trasporti potrebbe presto essere rivoluzionato dallʼimpiego di furgoni, veicoli commerciali e camion elettrici. Se lʼalimentazione elettrica prende piede su questo tipo di veicoli ‒ per le consegne cittadine, ma anche in autostrada ‒ allora per i motori termici a benzina e gasolio potrebbe davvero essere la fine. Un tentativo di questa rivoluzione ci arriva dalla Germania: Mercedes il costruttore in questione e Amburgo la città in prima linea.
La città anseatica (la seconda più grande della Germania, dietro Berlino) ha infatti dichiarato guerra al diesel e non vuole che circolino più tra le sue mura entro pochi mesi. Anche Milano farà così con il bando al gasolio previsto dal gennaio 2019. Ed è così allora che Mercedes ha già pronti in garage i due primi furgoni a trazione 100% elettrica: eVito, che arriverà già entro la fine di questʼanno, mentre eSprinter nel corso del 2019. Veicoli testati a temperature fino a 30° sottozero e su strade innevate e ghiacciate, perché chi deve consegnare merci ha bisogno di poterlo fare con ogni condizione meteo.
Mercedes eVito è disponibile in due lunghezze ‒ 5,14 e 5,37 metri ‒ e ha dunque la stessa versatilità del normale furgone Mercedes Vito. È adatto soprattutto alle consegne in ambito urbano, vista la potenza delle batterie installate, pari a 41 kiloWattora, che assicura un’autonomia di marcia fino a 150 chilometri. Se eVito è impiegato prevalentemente nei centri urbani, unʼandatura alla velocità massima di 80 km/h permette di risparmiare energia e incrementare l’autonomia. In alternativa, è possibile impostare la velocità massima fino a 120 km/h. La piena capacità delle batterie si ripristina dopo un tempo di ricarica di 6 ore.
Sul più grande eSprinter la trazione elettrica a batterie eroga 84 kW di potenza (115 CV) e sviluppa una coppia fino a 300 Nm. Mercedes ha in cantiere altri progetti di veicoli commerciali elettrici, come il più grande Citan. Dopo tutto il boom dellʼalimentazione elettrica non avrebbe molto senso senza coinvolgere anche i veicoli commerciali. Perché nel traffico di merci che intasa le autostrade e congestiona le nostre città cʼè gran parte dellʼindustria dei trasporti.