Un fenomeno che dilaga e produce danni perché non ci sono norme precise va contrastato con leggi nuove. Camera e Senato intervengono sui monopattini
La classica video call che abbiamo amato e odiato in pandemia. Sarà così che, il prossimo primo luglio, il ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture incontrerà le aziende e gli operatori di un settore in grande spolvero: quello dei monopattini elettrici. Che però si muovono oggi in un mercato con poche regole e tanta indisciplina, causa di molti incidenti anche mortali.
La prima novità di rilievo è lʼassicurazione obbligatoria per responsabilità civile, per privati e per le società di sharing. La RC monopattini tutela, ovviamente, sia il conducente che i terzi, spesso “sbalzati” per aria anche laddove i monopattini elettrici non potrebbero circolare, tipo i marciapiedi. Lʼassicurazione per monopattini fa parte del pacchetto di misure previste dal disegno di legge 2140 in discussione al Senato, ma già alla Camera dei Deputati, in Commissione Trasporti, è iniziato lʼiter per definire le nuove norme sulla circolazione di questi mezzi, pratici, utili ma anche veloci e a contatto spesso con pedoni, bambini e ciclisti.
Un ruolo importante lo giocheranno le società di sharing, che già oggi assicurano i loro mezzi, ma con le nuove norme dovranno obbligatoriamente fornire una copertura assicurativa per i danni provocati dai conducenti o subiti da questi. Le società dovranno anche fornire al cliente/conducente dispositivi di protezione quali casco, giubbotto e bretelle retroriflettenti, se questi ne fosse sprovvisto. Nuove norme anche per chi ha tra i 14 e i 18 anni, con lʼobbligo di circolare soltanto in aree pedonali e alla velocità non superiore ai 6 km/h, oppure su piste ciclabili a massimo 12 km orari.
Stop anche alla sosta selvaggia dei monopattini elettrici. Oggi li vediamo ovunque, quando il cliente termina di usarlo, invece adesso si applicherà l’articolo 158 del Codice della Strada, con i Comuni che saranno obbligati a individuare ‒ entro 120 giorni dallʼentrata in vigore della legge ‒ gli spazi riservati alla sosta dei monopattini elettrici. In alternativa potranno sostare negli stalli riservati a ciclomotori e a motoveicoli. In tutti gli altri casi, via alle multe! E sanzioni analoghe a quelle per gli automobilisti sono previste per chi guida il monopattino elettrico sotto lʼeffetto di droghe e alcol.
Allʼincontro del primo luglio partecipano naturalmente anche lʼAnci, lʼassociazione nazionale dei Comuni italiani, e lʼOsservatorio nazionale sharing mobility. Un tema scottante è quello della velocità: chiaro che il limite dei 6 allʼora è molto basso, ma 12 km/h sulle piste ciclabili sono un limite accettabile. I monopattini elettrici infatti sfrecciano spesso a 20-25 km/h e sono pericolosi, soprattutto se condividono lʼarea di circolazione con altri utenti. Obbligatorio sarà allora il regolatore di velocità, pena la non omologazione del mezzo.