Telaio in carbonio e tanta tecnologia sulla nuova e-bike
Il mito della Bianchi guarda con fiducia al terzo millennio. Perché unisce la leggenda sportiva che accompagna le sue biciclette alla modernità e alla tecnologia delle sue proposte elettriche. Sì perché con la nuova Aria e-Road siamo oltre il concetto di bici a pedalata assistita, andiamo verso la nuova frontiera che unisce performance e rispetto dellʼambiente.
Aria e-Road è lʼultima nata nella linea di e-bike di alta gamma Bianchi. Un modello in carbonio, con sistema Inner Power Drive che utilizza la tecnologia Ebikemotion X35 V.2 e monta nel mozzo posteriore il motore più compatto e leggero al mondo, ma anche molto potente con 40 Nm di coppia! Lʼintero sistema pesa soltanto 3,5 kg e include la batteria da 250Wh, con comando iWOC One e cavi di connessione. Un sistema che Bianchi ha sviluppato in proprio, ideale per qualsiasi ciclista, agonista dilettante o semplice cicloturista della domenica che vuole macinare più chilometri di quanti il suo fisico reggerebbe. Resta inteso che il ciclista può decidere se attivare o meno il motore elettrico X35 V.2.
La potenza extra del sistema Inner Power Drive agisce come un supporto aggiuntivo, che non compromette il valore dello sforzo atletico né lʼautentica sensazione di pedalata. Offre però lʼassistenza ottimale a una velocità compresa tra i 15 e i 25 km/h. Quanto al look, Bianchi Aria e-Road si presenta con un design snello e minimalista, proprio perché la compattezza e le dimensioni ridotte del motore elettrico e della batteria sʼintegrano completamente allʼinterno della bicicletta.
Altre qualità di Aria e-Road sono di natura tecnologica: lʼinterfaccia iWOC One indica i livelli di carica della batteria e lʼapp per smartphone Ebikemotion consente al ciclista di integrare e monitorare numerosi dati e parametri. Si va dalle funzioni motore al livello di carica della batteria, dalla gestione della potenza alle indicazioni di direzione GPS, fino alla specifica funzione fitness grazie allʼutilizzo di una fascia cardio, che permette di modulare lʼassistenza del motore impostando la soglia cardiaca massima raggiungibile dallʼatleta.