Il mito delle Honda special
© ufficio-stampa
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Dalla CX500 alla prima Gold Wing fino a due CB1000R
Da 13 anni Leonberg, in Germania, si lascia affollare in questo squarcio di fine estate dagli appassionati del tuning motociclistico. Preparatori e officine esperte della customizzazione portano alla Glemseck 101 le loro migliori elaborazioni. Per il pubblico è una festa, come solo i tedeschi sanno fare quando si avvicina lʼautunno, e per tre giorni Leonberg sarà invasa da decine di migliaia di fan delle due ruote.
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Una vetrina alla quale nessuno vuole rinunciare, e così questʼanno Honda porta 6 moto speciali. Una di queste è una CB1000R che il campione Mick Doohan (5 titoli mondiali della classe 500) guiderà nella gara di accelerazione “Sprint International 1/8th mile”. A realizzarla è stata la stessa Honda Racing nel Regno Unito, che lʼha dotata di sospensioni Ohlins, scarico completo Akrapovic, freni Brembo e frizione racing, monobraccio allungato e parti Rizoma. Unʼaltra CB1000R Neo Sports Café presente a Glemseck 101 si deve alle mani del tedesco Jens Kratschmar e si caratterizza per la verniciatura riflettente “wrappata” in vinile. Denominata CB1000R Neo Daemon, presenta inoltre uno scarico con rivestimento ceramico bianco, nuovi manubri e frecce e pneumatici speciali.
Alla kermesse tedesca Honda ha portato tre elaborazioni di moto del passato. Come la CX500, con il suo motore bicilindrico a V trasversale, da sempre amata nel circuito del tuning. A interpretarla con nuovo stile è stato lʼinglese Michael Michael di Libra Coachworks, che lʼha arricchita di dettagli realizzati a mano, dalla sella impunturata al caratteristico terminale di scarico. Altra classica intramontabile tra le special è la CB750 Seven Fifty, elaborata da Kaspeed Customs, una famiglia che condivide la stessa passione: padre e due figli hanno speso oltre 200 ore di lavoro per realizzare a mano la loro Kaspeed CB750, usando software 3D CAD per creare un effetto perfettamente bilanciato.
La terza special Honda del passato è una lettura originale della prima, poderosa 4 cilindri GL1000 Gold Wing degli anni 70. Lʼha realizzata l’olandese Roy Holtman con serbatoio e sella fatti su misura, una coppia di scarichi “dueindue” e la chicca di un piccolo compartimento portaoggetti in stile militare. Infine la Monkey, elaborata da Dirk Öhlerking della tedesca Kingston Customs, che ne ha accentuato l’indole offroad modificandone il telaio e aggiungendo un manubrio da flat-track, la sella artigianale, lo scarico speciale e aggiungendo le pedane di una Elsinore 125 del 1976.