Un lungo fine settimana tra le montagne lombarde
La passione per le moto raggiunge il suo zenith nel primo fine settimana di luglio. A Misano Ducati celebra i 90 anni nel grande raduno biennale del WDW 2016, ma sullo Stelvio e senza legarsi a una marca in particolare, si svolge anche lo Stelvio International Metzeler. Un motoraduno unico nel suo genere, giunto alla 40° edizione, perché la partecipazione è completamente gratuita e nessuna iscrizione è obbligatoria.
Da giovedì 30 giugno a domenica 3 luglio le strade, o meglio le montagne, lombarde si riempiono di motociclette di ogni marca, provenienti da ogni angolo dʼEuropa. Sondalo diventa il crocevia dei tanti itinerari che i centauri affronteranno nel ricco programma del 40° Stelvio International Metzeler, e ha il patrocinio della Federazione Motociclistica Italiana. Non si scalerà soltanto la montagna spesso cima Coppi del Giro dʼItalia, e da ambo i versanti, ma si faranno anche escursioni meravigliose. Venerdì 1 luglio si è svolta la Mortirolo-Gavia, meravigliosa tratta di 110 km, e sabato 2 luglio i più rassicuranti Slow Tour di 200 km e Stelvio Tour di 150 km, mentre domenica è previsto lʼArrivederci allo Stelvio.
Tra le tante iniziative di Stelvio International, Moto Guzzi dà la possibilità di provare liberamente la sua gamma moto presso lo stand allestito a Bormio (Jolly Residence di via Milano 46). Dalle ore 10 alle ore 17.30, sono a disposizione per i test ride da 30 minuti le nuovissime Moto Guzzi V9 Roamer e Bobber, insieme ai modelli Audace, Eldorado, California Touring SE, V7 II Racer, Special e Stone.
Lo Stelvio International Metzeler non manca mai di guardare allʼaspetto solidale, e questʼanno sostiene una raccolta fondi per lʼacquisto di attrezzature da destinare all’unità spinale dell’Ospedale “Morelli” di Sondalo. Non solo, ma il motoraduno è lʼoccasione per raccogliere le firme per chiedere di modificare le norme sui guardrail, introducendo quelle coperture per i paletti che in molti casi sono dei veri salva-motociclisti. Lo spinoso argomento coinvolge le istituzioni nazionali e lʼUnione Europea e non prevede di cambiare i guardrail, ma solo di renderli più sicuri.