Oltre 1.500 studenti coinvolti nel progetto di formazione
Un campus per giovani studenti in cui insegnare le basi della sicurezza stradale per chi va in moto e scooter. È questo lʼobiettivo di Ania Campus 2016, iniziativa voluta dalla Fondazione Ania in collaborazione con la Polizia di Stato e la Federazione Motociclistica Italiana, promossa dal Dipartimento delle Politiche Giovanili. Un campus itinerante, partito lo scorso 11 marzo a Roma e con un fitto calendario che toccherà 16 città e chiuderà a fine aprile a Trieste.
Ania Campus spera di coinvolgere più di 1.500 studenti delle scuole superiori, una fascia di popolazione dove le due ruote sono spesso il primo mezzo di mobilità. L'obiettivo è insegnare a rispettare le regole della strada e le tecniche di guida sicura sulle due ruote. Lo scorso anno in Italia 816 persone hanno perso la vita mentre guidavano veicoli a due ruote e i feriti sono stati 55 mila. Numeri da abbattere con la formazione e lʼinformazione corretta. Lʼarea del campus è allestita sia per lo svolgimento di lezioni teoriche che con un circuito per le prove pratiche di guida sicura, sotto la supervisione di istruttori della Federazione Motociclistica Italiana. Lʼausilio di telecamere montate sulle moto permetterà di riprendere la guida di ogni giovane così da metterne in evidenza gli eventuali errori.
Attenzione speciale viene proposta anche sullʼabbigliamento e lʼaccessoristica, sempre più legata al tema della sicurezza. Fondamentali i caschi ‒ lo sanno tutti! ‒ e per ribadirne lʼimportanza la stessa Fondazione Ania ha lanciato unʼiniziativa per rottamare i vecchi caschi non omologati ancora in circolazione. I ragazzi che si presenteranno ai campus con un casco non a norma riceveranno in cambio un nuovo casco che potranno personalizzare secondo la propria creatività.