Smacco per l’industria auto tedesca
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Entro la fine del 2020, quindi tra 7 anni esatti, le auto di nuova produzione in Europa e omologate per la circolazione non dovranno emettere più di 95 g/km di biossido di carbonio (CO2). Per la grande industria automobilistica tedesca (e per la cancelliera Merkel) una piccola sconfitta: chiedevano di rinviare la messa in vigore dell’obbligo al 2024, sono riusciti a farlo slittare soltanto di uno (dal primo gennaio 2020 al 31 dicembre dello stesso anno).
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La decisione arriva dall’accordo tra il Parlamento Europeo e il Consiglio UE, ma si temono ancora ritocchi, perché soltanto a gennaio 2014 l’assemblea plenaria dell’Europarlamento voterà il nuovo regolamento. Che mira a ridurre le emissioni inquinanti dipendenti dalla circolazione stradale, un obiettivo che sarà perseguito anche con lo sviluppo dei biocarburanti. Costruttori auto e produttori di carburanti hanno infatti elaborato a Bruxelles una roadmap per far sì che, dal 2018, le auto di nuova produzione siano in grado di recepire il bioetanolo E20 nei loro serbatoi. Si tratta di un carburante non fossile, una miscela composta dal 20% di bioetanolo e il resto da residui della produzione agricola, che entro il 2030 potrebbero ridurre le emissioni di gas che causano l’effetto serra.