Ania e Polstrada in prima linea contro i furbetti
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È proprio il caso di dire: lʼItalia è il Paese dei furbetti. Li guardiamo con astio e un poʼ dʼinvidia, perché i più fanno i salti mortali per essere in regola con il bollo, la revisione, lʼassicurazione; pagano le multe entro 5 giorni per risparmiare il 30% della sanzione… E cʼè invece chi se ne frega e gira tranquillo senza neanche la RC Auto, che è obbligatoria!
La denuncia arriva da Cagliari e dal convegno nazionale organizzato dalla Polizia Stradale su: “La sicurezza stradale: tra esigenze di sicurezza, tecniche investigative e tutela amministrativa”. Qui si scopre che in Italia ci sono più di 2,8 milioni di veicoli che circolano senza assicurazione. È il 6,3% del parco circolante italiano, ma nel Sud Italia si arriva a punte del 10%. Per lʼAnia ‒ lʼAssociazione nazionale imprese assicurative ‒ è una vergogna, non solo perché sottrae risorse alle compagnie di assicurazione, ma perché mina la certezza di un risarcimento nellʼautomobilista che ha la sventura dʼincocciare in un veicolo non assicurato.
Cosa fare allora? Ania e Polstrada hanno siglato un nuovo protocollo per dar vita a “Plate Check”, un sistema di monitoraggio e di contrasto allʼevasione assicurativa. Il controllo avviene direttamente sulla targa (plate) grazie a un kit cosiddetto “Street control”, e i primi 120 kit sono già stati dati in dotazione alle pattuglie che girano su strada in 9 provincie italiane. Il piano dʼintervento è triennale e coinvolgerà presto tutto il territorio nazionale, a caccia di furbetti e dellʼassicurazione RC Auto e delle revisioni, altro obbligo cui gli italiani si dimostrano insofferenti.
Al convegno sono poi stati forniti i dati sullʼincidentalità in Italia, a due anni dallʼentrata in vigore della legge 41/2016 sul cosiddetto “omicidio stradale” (e sulle lesioni stradali). Spiccano le 3.378 vittime della strada nel 2017, un lieve ma preoccupante incremento rispetto al 2016. La Polstrada ha rilevato 53.268 incidenti lo scorso anno e ha contestato il reato di omicidio stradale in 388 casi, con 22 arresti e purtroppo 695 persone rimaste uccise in quei sinistri.