Nel 2016 i sinistri sono stati 2,2 milioni
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Lo scorso anno, in Italia, gli incidenti stradali che hanno comportato risarcimenti assicurativi sono stati 2,2 milioni. Secondo il rapporto annuale di Ania ‒ lʼassociazione nazionale delle assicurazioni ‒ la crescita è del 2,9% rispetto al 2015, e nonostante il parco circolante sia diminuito di quasi mezzo milione di unità.
Aumenta dunque la frequenza dei sinistri, un grande “calderone” dove confluiscono incidenti gravi con lesioni ma anche il business delle riparazioni e dei rimborsi previsti dalla RC Auto. LʼAnia lamenta pure che allʼaumento dei rimborsi assicurativi non fa però riscontro lʼaumento della raccolta premi, anzi nel 2016 questa è diminuita dellʼ8,2% a 134 miliardi di euro, ma è il ramo Vita quello a perdere di più. Tornando alla RC Auto, le stime Ania parlano di 2,9 milioni di veicoli che circolano senza la necessaria copertura assicurativa. Una bella cifra, pari al 6,7% del totale dei veicoli circolanti, ma in diminuzione, perché con le nuove norme che prevedono il controllo digitale dellʼassicurazione da parte delle forze dellʼobbligo (il contrassegno da esporre sul parabrezza non serve più) sono spariti dalla strada 500 mila veicoli.
Le stime dellʼAnia sono contestate dallʼAsaps, lʼassociazione amici della polizia stradale, che teme invece un aumento di veicoli senza RC Auto. La pericolosità “sociale” di questi veicoli è nota: mancanza di risarcimenti tramite lʼassicurazione e costi economici a carico della collettività. Senza dimenticare che molti di questi veicoli non possono circolare, per fermi amministrativi o privi di revisione. Per fronteggiare il problema, è in corso dal 5 all’8 luglio sulle strade italiane l’operazione Mercurio Insurance, che permette alla Polizia stradale di controllare a tappeto in tutta Italia la copertura assicurativa, grazie ad apparecchiature in grado di leggere le targhe.