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Nuova Audi Q8, prova su strada in prima classe

Il restyling rende la nuova Q8 “più” in tutto: più ricercata grazie alle nuove caratteristiche, più attraente ogni volta che la guidi. Ecco tutto quello che ci ha lasciato dentro il rinnovato Suv di Audi.

28 Nov 2023 - 12:04
 © Ufficio stampa Audi

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La ricetta di Audi per il restyling di metà carriera della Q8 dimostra che quando un’automobile nasce bene ed è concepita come si deve, basta davvero poco per farla apprezzare nel corso degli anni. Così, succede che anche se i cambiamenti dell’ultimo facelift non sono estremi, ciò che importa è guidarla ancora e ancora: a farti sorridere ci pensa la Q8, che come d’incanto sembra non invecchiare mai, grazie alle novità che la rendono sempre migliore.

La nuova Audi Q8, fuori e dentro

 Non cambia nelle dimensioni, pertanto la Q8 si presenta con una lunghezza di 4.992 mm, una larghezza di 1.995 mm e un’altezza di 1.697 mm. Da un punto di vista estetico, i nuovi accorgimenti hanno interessato il frontale, con il nuovo design del logo Audi, ora bidimensionale, incastonato nel single frame ottagonale più grande, con la calandra che va a inglobare i gruppi ottici. Sono stati ritoccati anche i paraurti e le prese d'aria più ampie, mentre se ci spostiamo al posteriore notiamo i terminali di scarico dal nuovo design; stessa sorte ha subito l'estrattore, mentre se alziamo lo sguardo si nota la firma luminosa riconoscibile per uno stile pulito e lineare senza soluzione di continuità. Il restyling ha regalato alla Q8 due nuove tinte per la carrozzeria, si tratta del Blu Ascari e dell’Oro Sakhir, sono invece cinque i nuovi cerchi con dimensioni da 21” a 23” che adornano il profilo del Suv tedesco. Piccoli e nuovi dettagli si riconoscono anche negli interni, che dispongono di due nuovi materiali per gli inserti, il carbonio twill opaco e l'alluminio con goffratura lineare. Davanti agli occhi del guidatore c’è sempre l'Audi virtual cockpit da 12,3” di serie, mentre verso il centro della plancia c’è lo schermo da 10,1” del sistema infotainment e sotto a questo un altro display da 8,6”. Per quanto riguarda l’infotainment, la novità risiede nell’app store che permette di scaricare e utilizzare nuove applicazioni, tipo Spotify o Amazon music.

© Ufficio stampa Audi

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Motori e dotazione

 Nulla di nuovo sotto al cofano motore, dove sono protagoniste ben tre unità di 3.000 cc V6 così ripartite: due turbodiesel mild hybrid 48 V e una a benzina. I primi due motori si trovano il listino sotto la nomenclatura 45 TDI, con 231CV e 500 Nm di coppia, e 50 TDI, con 286 CV di potenza e 600 Nm. La variante a benzina è la Q8 55 TFSI da 340 CV e 500 Nm, ma se si vuole di più, allora bisogna puntare sulla SQ8, dotata del V8 4.0 biturbo da 507 CV e 770 Nm di coppia massima. Tutte le Audi Q8 hanno il cambio automatico tiptronic a otto marce e la trazione integrale quattro. La dotazione di serie comprende ora anche i sedili anteriori riscaldabili, Audi smartphone interface con App Store integrato e Audi phone box light con la ricarica a induzione, ma chiaramente la Q8 regala molto di più. Infatti, di serie ci sono anche le sospensioni pneumatiche adattive air suspension sport che assecondano al meglio la dinamica di guida desiderata, fino ad aumentare l’altezza da terra della vettura anche di 90 mm. Ci sono poi i nuovi proiettori a Led Matrix HD con spot laser, che proiettano il fascio luminoso fino a 600 metri di distanza oltre i 70 km/h, ma ci sono anche i gruppi ottici posteriori con tecnologia Oled ed è possibile scegliere tra quattro diversi layout luminosi mediante l'Mmi.

© Ufficio stampa Audi

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Alla guida dell'Audi Q8

 Arriviamo al momento più bello, quello di raccontare la nostra esperienza di guida a bordo della “rivisitata” Audi Q8 motorizzata con l’unità 50 TDI, ovvero con il sei cilindri turbodiesel da 286 CV di potenza. Al punto numero 1 sul nostro taccuino abbiamo annotato la felicità nel poter guidare ancora un propulsore diesel e vedere come Audi sia così euforica di proporlo ancora...oggi giorno sembra un’esperienza d’altri tempi e invece no, questo Suv grande e grosso, tutto prestazioni e comfort, lo trovate in listino e lo potete guidare ancora nella sua variante diesel. Attenzione, non vogliamo essere fraintesi: non stiamo facendo nessuna guerra all’elettrificazione, siamo d’accordo con tutti quelli che intendono regalare alle prossime generazioni un mondo più pulito anche grazie ad automobili meno inquinanti, però le persecuzioni nella storia non hanno mai portato nulla di buono, per cui...tempo al tempo, dopo tutto siamo ancora in una giusta fase di transizione in cui anche un motore turbodiesel come questo può aiutare la causa, facendo la sua parte e aiutando (un bel po’) chi decide di acquistare la Q8 e guidarla tutti i giorni. E, a tal proposito, vi anticipiamo che l’accoppiata è perfetta: in questa configurazione la Q8 sa perfettamente essere quello che non ti aspetti. Perchè? E’ molto semplice, del tutto intuibile: vi aspettereste che un Suv, così importante nelle dimensioni, così pesante per tutti i contenuti che porta sulle spalle, sia anche capace di essere abile, versatile, dinamico, poco “ingombrante” e addirittura praticabile nella quotidianità anche in termini di consumi? Probabilmente no e all’inizio della sua storia, anche noi eravamo tra quelli che “non ce lo saremmo mai aspettati”. Invece, mi riaggancio all’inizio del mio articolo: la Q8 è oggi ancora “più” su tutto, tanto da volerla guidare ancora e ancora, perché (scusate la ripetizione) lei sa essere quello che non ti aspetti. Stabile, confortevole al massimo, addirittura pratica nelle manovre, versatile nell’affrontare le strade di tutti i giorni. Non importa se esse siano asfaltate o bianche, la Q8 sembra togliersi l’abito elegante e vestire quello da avventuriera...riesce a rendere invariata la piacevole esperienza a bordo, anche quando fuori gli scenari mutano da un estremo all’altro. La vorresti perché è una di quelle automobili che sa essere sempre equilibrata, come se fosse stata progettata per accettare sempre il compromesso, ma mai da sottomessa, la soluzione la offre lei e con quella macina chilometri a testa alta, senza neppure “pesare troppo” sulla tasca di chi poi paga i pieni al rifornimento. Ora, non vogliamo soffermarci troppo su questo aspetto, perché di consumi veri e propri, soprattutto precisi nel loro calcolo, se ne può parlare dopo un test di diversi giorni con rilevazioni specifiche, però il nostro computer di bordo ci segnava valori da vera diesel che per gran parte del tragitto ci hanno fatto pensare che sia anche un’auto da guidare per tutti i giorni (e vi sveliamo che durante la guida non abbiamo rinunciato a spingere un po’ sull’acceleratore e sulla dinamica generale di guida). Vi lasciamo con il listino: la 45 TDI quattro tiptronic parte da 91.000 euro, bisogna aggiungerne poco più di 2.000 per guidare la 50 TDI quattro tiptronic (quella da noi provata), che ha un listino d’attacco a 93.100 euro. Se invece desiderate la versione con unità a benzina, c’è la 55 TFSI quattro tiptronic che parte da 94.100 euro.

© Ufficio stampa Audi

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