Altro che leggero restyling: per il nuovo suv medio Land Rover non ha badato a spese: dal mild hybrid all'infotainment, senza rinunciare alla vocazione offroad. Siamo andati a "sfidare" il mitico Defender
di Fabrizio FilipponeOltre 500 chilometri in quattro tappe, da Roma a Fossacesia, attraversando Lazio, Umbria e Abruzzo, passando per Rieti, Amatrice, l’Aquila, Roccaraso, scavalcando l’Appennino e cercando di mettere le ruote sull’asfalto il meno possibile. Non potevamo scegliere un contesto migliore per provare, anzi, per mettere a dura prova la Nuova Discovery Sport da poco sfornata da mamma Land Rover. Un percorso estremo, in questa 19esima edizione Tirreno-Adriatico, organizzata dal brand inglese.
Land Rover Experience 2019 - Un off-road impegnativo, terreno di caccia specifico del mitico Defender, che nei tratti più aspri, quasi impercorribili, è dovuto ricorrere anche al provvidenziale verricello. Un’avventura che riscuote grande successo da inizio millennio e che vede la partecipazione appassionata di una cinquantina di selezionatissimi equipaggi ogni anno. Quest’anno c’eravamo anche noi. a bordo della Nuova Discovery Sport.
Una sfida vinta - La Discovery Sport, se per forza di cose, nella sua veste stradale non ha potuto arrampicarsi proprio dappertutto, come il più attrezzato Defender, anche nei sentieri più hard, tra solchi profondi e pietre aguzze, comunque non ha fatto un plissè nei tratti più abbordabili dei monti della Laga, incassando i complimenti del team manager Salvo Scarfò, storico organizzatore del tour.
Un suv senza confini - Una volta c'era il Freelander, lontano progenitore di questo suv generoso e capiente (460 cm di lunghezza), con una spiccata vocazione offroad. DS non rinuncia a un aspetto sportivo, mescolato all'eleganza, sullo stile della più trendy Range Rover Evoque, da cui la nuova versione prende in prestito soprattutto i materiali morbidi, l'atmosfera interna e l'infotainment, completamente rivisitato rispetto alla versione precedente. Così, Land Rover Discovery Sport allunga il passo di 8 cm, proprio per garantire abitabilità e capacità di carico. Non per nulla Land Rover è in grado di offrire su questo modello anche una versione a 7 posti, con due sedili a scomparsa in terza fila che, naturalmente, vanno ad abbattere in modo significativo la capienza del baule posteriore. Discovery Sport è un suv senza confini, capace di coccolarvi nei lunghi spostamenti in autostrada ma grazie alla notevole luce da terra, anche di farvi divertire quando la strada finisce e comincia il sentiero, come negli aspri tratti sterrati che abbiamo affrontato e superato con disinvoltura nella Tirreno-Adriatico Experience 2019. Il sistema Terrain Response made in Land Rover ci ha permesso di ottimizzare sempre la ripartizione della coppia in base al tipo di terreno e di concentrarci solo sulla strada, risalendo la collina e poi planando a valle in sicurezza, seppure in assenza delle marce ridotte perché il limitatore di velocità, nelle discese più ripide ha fatto il resto.
Versioni e motorizzazioni - La vera grande novità, rispetto alla versione precedente, è il Mild Hybrid, presente sia sui motori a gasolio che su quelli a benzina, che racimola energia durante la decelerazione e la riversa in una batteria sotto il pianale. Entro i 17 km/h, in frenata, il motore si spegne e alla ripartenza l’energia immagazzinata viene ceduta al motore in accelerazione, riducendo i consumi. L'elettrificazione è la chiave di volta della nuova Discovery Sport, un sistema di recupero dell’energia con tensione a 48 Volt e batteria agli ioni di litio. Per questo il brand inglese ha cambiato completamente il telaio, adottando la nuova piattaforma PTA (Premium Transverse Architecture), mutuata dall' Evoque. Un nuovo pianale che consentirà di lanciare una versione ibrida plug-in con un 3 cilindri a benzina, inedito assoluto per il marchio. Cinque, per ora, le motorizzazioni: due benzina e tre diesel, dal 150 CV, con trasmissione manuale e trazione anteriore, al top di gamma, il benzina da 250 CV e 400 Nm di coppia e trazione integrale. Come per la precedente versione, il Driveline Disconnect, riduce i consumi dei modelli 4WD, escludendo la coppia sull’asse posteriore, quando il veicolo viaggia a velocità costante. Per gli amanti dell'estetica, la DS 2020 non ha risparmiato su nulla: dai paraurti ridisegnati alla nuova griglia frontale. Ma il pezzo forte sono i raffinatissimi e molto efficienti gruppi ottici a Led. Una svolta anche per i cerchi in lega, disponibili con ben 12 disegni diversi e dimensioni che vanno dai 17 ai 21 pollici. Una misura, quest'ultima, assolutamente inedita per un'auto, comunque, a vocazione offroad. Basti pensare che nei passaggi più "fangosi" del Land Rover Experience 2019, anche per i Defender, il team ha fatto "accomodare" in varianti più soft, tutte le vetture con cerchio superiore a 17 pollici.
Quanto costa - Tra versioni a gasolio, ibride e a benzina, il range di prezzo è veramente ampio. In estrema sintesi si va dai 39mila euro della 2.0 eD4 150cv Standard 2WD ai 66.650 della 2.0 SD4 240cv R-Dynamic HSE 4WD automatica, optional in più/optional in meno. Noi abbiamo provato la versione ibrida da 179 cv, forse quella più equilibrata fra prezzo, dotazione, prestazioni e consumi. Ma su questo aspetto, si sa, è solo questione di portafoglio e di gusti... E' bene tener presente che il modello “base” fa pagare a parte anche il “clima” bizona, mentre i fendinebbia sono a pagamento per tutte. Ultima nota: la differenza più evidente che abbiamo avvertito rispetto alla precedente versione è che la Nuova Discovery Sport ha una guidabilità morbida (forse fin troppo per un suv di queste dimensioni) tanto che nelle curve sfila come una berlina, senza trascurare il comfort, ma l'auto si carica molto sul fianco. Altro aspetto che ci ha colpito in positivo, la massima attenzione alla sicurezza: dal sensore di deviazione di corsia che agisce sullo sterzo e riporta dolcemente l'auto dritta se dimentichiamo di azionare la freccia, all'avviso di rimettere le mani sul volante, se per un attimo ci distraiamo o se ci sorprende un colpo di sonno. Insomma, la Nuova Discovery Sport vince e convince. Un ottimo compromesso tra l'eleganza e lo stile di un luxury suv come la Velar, la grinta di una Evoque e la maestosità di un Range Rover Sport. Strizzando l'occhio al mitico Defender, signore indiscusso quando la strada finisce, come nel Land Rover Experience a cui abbiamo partecipato, senza rinunciare quasi a nulla.