Opel Astra Business Elegance Hybrid Plug-in
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Il connubio fra gli elementi classici del nuovo corso Opel e lʼinnovazione di un powertrain ibrido ricaricabile
Cʼera una volta la Ampera, lʼauto elettrica di Opel. Sembra passata unʼeternità e invece si era nel primo decennio del XXI secolo, quando ancora Opel gravitava nellʼorbita americana di General Motors. Poi è trascorsa unʼera geologica nel mondo dellʼauto e Opel è finita prima ai francesi di PSA e ora in Stellantis, dove continua a sviluppare modelli elettrificati ma con un know-how differente. Nasce da qui la Astra ibrida plug-in.
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Tgcom24 ha provato la carrozzeria berlina 5 porte di Opel Astra Business Elegance 1.6 Hybrid plug-in, ma il powertrain benzina/elettrico ricaricabile è disponibile anche sulla wagon Sports Tourer. A essere interconnessi su questʼauto sono, da un lato, gli elementi classici del nuovo corso Opel, e dallʼaltro lʼinnovazione di un modulo ibrido alla spina molto efficiente, che può vantare consumi di appena 1,1 litri di benzina per 100 km nel ciclo misto ed emissioni di CO2 di soli 23 g/km. Il mix di prestazioni/efficienza è davvero ottimo: la potenza di 180 CV (133 kW) e i 360 Nm di coppia a 1.750 giri consentono una velocità massima di 225 km/h e uno 0-100 in soli 7,6 secondi.
Astra è un modello importante per la Casa tedesca, che per conservarne gli alti volumi di vendita in Europa deve accogliere tutte le occasioni oggi presenti sul mercato. Il powertrain plug-in ibrido lo è, ma lo sono anche gli elementi di design, come il frontale “Vizor” dei nuovi modelli Opel (tipo Mokka), una calandra moderna e rivestita da un materiale composito in vetro che protegge i fari. Robusta, solida, ben piazzata su strada, nuova Astra 5 porte è lunga 4,37 e larga ben 1,86 metri ma non è molto alta (1,47 metri), comunque più spaziosa di prima e con un buon bagagliaio da 352 litri.
La versione Hybrid Plug-in poggia su grandi gomme 225/45 da 17 pollici, anche questo un indice di robustezza e personalità. Unʼauto pensata per la massima versatilità, perfetta in città con i suoi 60/70 chilometri di marcia a zero emissioni, ma ben strutturata per viaggi lunghi e vacanze comode. Peccato però che manchino oggi sui modelli italiani i fari attivi Intelli-Lux LED Pixel Light con 168 elementi a LED, una delle dotazioni plus di Astra. Con 300 euro, invece, si può chiedere il tetto nero a contrasto con la carrozzeria.
Anche allʼinterno si ritrovano i classici stilemi del nuovo corso Opel, come il quadro strumento interamente digitale (Pure Panel), con due grandi schermi touch da 10 pollici ciascuno, gestibili in modo semplice e intuitivo. Il “Pure Panel” impedisce i riflessi verso l’alto nel parabrezza e così può fare a meno della copertura sopra gli schermi, esaltando l’atmosfera hi-tech dellʼabitacolo. I sedili ergonomici certificati AGR (in opzione in pelle e Alcantara) e con funzione massaggio e ventilazione sono un altro motivo dʼorgoglio, come pure la telecamera posteriore parcheggio.
Su strada si guida in modo facile, la marcia è piacevole ma non troppo brillante, non “strappa” mai, giusto perché il cambio automatico asseconda i passaggi di marcia e di giri in modo veloce e fluido. Soltanto oltre una certa soglia di velocità si rivela un poʼ “pesante”, come se perdesse lʼindole pacifica che le è naturale. Da apprezzare sono il Cruise control adattivo con funzione stop/go, il sistema di controllo della frenata in curva (CBC) e il sistema di navigazione in 3D a colori davvero bello. Prezzi da 42.550 euro, con garanzia per la batteria di 8 anni o 160.000 chilometri.