Terza serie di un modello venduto in tre milioni di unità
© Ufficio stampa
E dire che un Picasso è unico! Trasposte nell’industria dell’auto, invece, le Picasso sono diventate più di tre milioni. Quanto basta per convincere Citroen a riproporre il suo monovolume col nome del grande pittore spagnolo. E proprio come l’artista, la terza generazione della C4 Picasso è un passo “avanti” rispetto alla categoria, tanto che per definirla al meglio Citroen ha usato l’espressione Technospace.
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Cioè spazi allestiti come meglio non si potrebbe, grazie alle tecnologie e a quel dettato di comfort che fa parte del bagaglio industriale della Casa francese. Pur essendo il monovolume medio del brand, che presto sarà affiancato dal Grand C4 Picasso con tre file di sedili, la terza serie della C4 Picasso si fa apprezzare per l’equilibrio tra comfort e piacere di guida, tra qualità delle dotazioni tecnologiche e tenuta di strada eccellente. Un’auto che sembra normale all’esterno, con qualche citazione estetica al look DS, ma ben oltre la categoria all’interno, con il posto guida ultra confortevole (ma in realtà lo sono tutti gli altri posti). Il nuovo servosterzo elettrico agisce in base alla velocità di marcia e all’assetto prescelto, ottimizzando sempre la dinamica di marcia e regalando tranquillità e sicurezza al padre di famiglia, target ideale della vettura.
Lunga più di 4,4 e larga 1,82 metri, ma pure molto alta (più di 1,6 metri), la nuova C4 Picasso ha un assetto più basso e compatto rispetto al modello di cui prende il posto, nonostante il passo più lungo di 5,5 cm che ha migliorato la spaziosità interna. Il look cambia, non radicalmente ma in quei dettagli che infondono personalità. Le curve dominano anche adesso, ma nel complesso le linee sono più dinamiche ed espressive. A piacerci sono soprattutto i gruppi ottici posteriori a LED con effetto 3D, richiamo perfetto al grande tetto panoramico Ciel che ha contribuito al successo anche delle altre generazioni dell’auto. L’aspetto tecnico più importante del rinnovamento sta però nell’alleggerimento del corpo vettura, una dieta di 140 kg che ha permesso al monovolume francese di confermarsi al vertice della categoria quanto ad efficienza consumi ed emissioni.
Tutto da scoprire e da vivere l’abitacolo. Un po’ alla volta, come fanno i bambini che premono i pulsanti giusto per vedere che succede. Un ambiente allestito in stile loft, luminoso, arioso, con sedute soffici e riposanti, davvero perfette per trascorrere molte ore in macchina senza soffrirne. Gli adulti hanno il maggior spazio per le gambe che una segmento C possa offrire e con le più avanzate dotazioni di sicurezza oggi disponibili. Il guidatore ha una plancia strapiena di accessori, molto ben assemblati in funzione del loro utilizzo, e un doppio display tanto comodo quanto facile da usare e anche affascinante nel design. Altra dote di praticità da menzionare: i 537 litri di capacità del bagagliaio!
Tgcom24 ha provato in Portogallo la 1.6 benzina da 120 CV e la 1.6 diesel da 92 CV, le versioni d’accesso alla gamma, non brillanti nelle accelerazioni, con il meno evoluto dei cambi della gamma (il 5 marce manuale), ma sono due motorizzazioni parche nei consumi. Il cliente sportivo può sempre optare per il pari cilindrata turbo da 156 CV con cambio a 6 marce e l’amante del diesel ha un più potente 115 CV a disposizione. Il top dell’innovazione (e dell’efficienza) spetta però alla versione e-HDi da 92 CV con cambio pilotato a 6 marce, che consuma 3,8 litri/100 km nel ciclo misto ed emette meno di 100 g/km di CO2. I prezzi della nuova Citroen C4 Picasso partono da 22.600 euro, ma la promozione lancio abbassa il prezzo a 21.450 euro.