Una Sport Wagon diesel/elettrica
© Ufficio stampa
Può piacere o meno, come l’opera di un artista d’avanguardia, ma di sicuro la Citroen DS5 Hybrid4 alza l’asticella delle auto ammiraglia per design e dotazione tecnica. Un’auto che segna il passaggio da un’epoca a un’altra, già per le forme due volumi e mezzo che ne fanno una Sport Wagon con carreggiate ampie e un solido assetto su strada. Vista da fuori, la DS5 sembra un’astronave.
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Perché abbandona i canoni classici e cattura gli sguardi con quelle luci di posizione a LED, la calandra cromata che unisce i proiettori, le portiere con due fasce molto imponenti, i cerchi in lega da 18 pollici, la carrozzeria bicolore che dà quel tocco di eleganza in più. Se lo styling esterno impressiona, è però all’interno, una volta saliti a bordo, che ci si accorge di come i progettisti Citroen abbiano dato il massimo. Imponente il tunnel centrale con tutti i comandi a portata di mano e la particolarissima leva del cambio, azionabile con due dita, perché gli ingegneri francesi ritengono che si debba utilizzare davvero poco e lasciar fare all’intelligenza artificiale, una sensazione che si avverte sin dal primo contatto con la vettura. Il volante presenta un design sportivo, come i sedili in pelle avvolgenti di tipo quelli racing (ma con il comfort di un’ammiraglia), mentre sulla consolle centrale trova posto tutto l’armamentario che serve a gestire il viaggio, aria condizionata, navigatore, radio, ma anche la funzione di massaggio dei sedili.
L'illuminazione interna con luci "fredde" a LED ci riporta all’avanguardia artistica che i progettisti hanno voluto mantenere, proprio come in una galleria d’arte contemporanea in cui le luci sono fredde, bianche e non scaldano l’opera. Simpatica la scelta del tettuccio interamente in vetro, con copertura interna anteriore sdoppiata e la possibilità quindi di aprire il tetto stesso in due tempi diversi, mentre per i passeggeri posteriori c’è una terza apertura, ciò che permette di variare l’illuminazione interna della nostra DS5. Lo spazio per gli ospiti nel sedile posteriore, sebbene ampio in larghezza, presenta qualche piccolo problema per i più altini (diciamo oltre il metro e ottanta), per via del design della parte posteriore.
Una volta messa in moto, questa DS5 Hybrid4 è silenziosa e offre un comfort di viaggio elevato. Naturalmente è parca nei consumi: l’utilizzo combinato della motorizzazione diesel da 163 CV e del motore elettrico da 27 kw (37 CV) danno 200 CV e tanto basta per un utilizzo divertente e comunque sempre rispettoso dell'ambiente. L’abbiamo guidata nel traffico cittadino, nelle lunghe direttrici autostradali e sulle statali del nostro Belpaese, mantenendo un consumo medio di circa 5 litri per 100 km. Vista la stazza ben al di sopra dei 1.600 kg, un risultato di tutto rispetto. Ma andiamo con ordine: in città il motore elettrico stupisce soprattutto i passanti che si girano per vedere quest’automobile che non fa rumore.
Uscendo dalla città, nella modalità Auto, la centralina elettronica ottimizza i consumi ed evita grossi spunti in ripresa, mantenendo il motore ad un regime contenuto. La cosa bella è che, se si vuole, si può posizionare la manopola in posizione Sport e allora la potenza dei due motori viene utilizzata in sincrono per dare la massima ripresa (elettrico) e garantire una buona velocità (diesel). Le altre due modalità sono ZEV (Zero Emission Vehicle), che ammette soltanto la trazione elettrica ma fino alla velocità di 60 km/h (per pochi km purtroppo) e 4WD che, in realtà, non è una vera trasmissione 4x4 ma aggiunge alla spinta del motore diesel sulle ruote anteriori quella del motore elettrico collocato sulle ruote posteriori.
Grande attenzione da parte degli ingegneri Citroen è stata data alle dotazioni di sicurezza: radar anteriori e posteriori, videocamera posteriore a colori, un sensore di superamento della linea di mezzeria, i fari autoadattativi che spengono gli abbaglianti nel caso si incroci un altro veicolo. Per il comfort la DS5 Hybrid4 ha l’accesso senza chiave, la funzione massaggio del sedile di guida, tanti vani portaoggetti e due portaocchiali nel tunnel centrale che corre lungo il tettuccio in vetro dell'automobile, mentre sotto il bracciolo abbiamo scoperto una sorta di “pozzo di San Patrizio”, un vano in cui siamo letteralmente entrati col braccio fino all’ascella! Il bagagliaio a prima vista non è spaziosissimo, ma in realtà cela un doppiofondo facilmente raggiungibile e ha una capacità di carico di 468 litri.
Nello speciale motori anche la prova della Citroen DS5 Hybrid4