Promozione da sballo fino al 31 ottobre
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Il segmento dei Suv compatti continua a parlare giapponese. Quelli di medie dimensioni, che stanno tra i segmenti B e C e che tra i 16 e i 18 mila euro fissano l’appetibile prezzo di partenza. Ultimo arrivato è Suzuki S-Cross, tarato per i gusti europei e costruito nel Vecchio Continente (Ungheria). Un Suv dalla doppia anima: versioni metropolitane a trazione anteriore e sportive a trazione 4x4.
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E proprio queste ultime abbiamo testato e l’innovativo sistema di trazione integrale Allgrip ha rivelato la sua eccellenza. L’assetto non è molto alto da terra, ma quando vuole Suzuki S-Cross sa affrontare tutti i percorsi e si rivela un prezioso alleato per chi ama il tempo libero. Il guidatore ha la possibilità di scegliere tra 4 modalità di marcia, agendo sulla manopola accanto alla leva del freno a mano, e se opta per Lock la trazione integrale blocca il differenziale e distribuisce una coppia elevata alle 4 ruote in base all’aderenza. Volendo ci si può affidare mani e piedi all’elettronica, selezionando la modalità automatica (Auto) oppure alle intuibili Sport e Snow. Il crossover ha un impianto solido, è stabile e questo aiuta la confidenza nei tratti misti e in salita, dove dà il meglio di sé e diverte.
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Suzuki S-Cross è un modello tutto nuovo, anche se in teoria deriva dal “vecchio” SX4 che abbiamo conosciuto anche come Fiat Sedici. Ma quel che è evidente è il salto di categoria che fa il veicolo, più lungo di 18 cm rispetto al precedente SX4, con un passo di 10 cm superiore e un’abitabilità nettamente migliore. Addirittura il bagagliaio ha una capacità del 60% superiore, 430 litri (distribuiti in due vani) contro i 270 precedenti. Un veicolo che con i suoi 4,3 metri di lunghezza si pone come un vero anti-Qashqai e va a riposizionare Suzuki nel segmento C. Il design poi è nuovo senza troppe citazioni col passato: frontale inedito e con un bel cofano bombato, protezioni in alluminio per paraurti anteriore, posteriore e sottoscocca laterale, linea della coda più dinamica.
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Un veicolo funzionale e versatile, con due motorizzazioni in gamma, entrambe 1.6 e con potenza di 120 CV, ma una a benzina e l’altra turbodiesel. Abbiamo provato entrambe e in termini di grip e prestazioni sui fondi sconnessi non c’è molta differenza. Il turbodiesel però (un vecchio regalo di Fiat) esprime una coppia nettamente più sostanziosa e quindi fa sentire meno il gap di potenza quando si rallenta fin quasi a fermarsi e poi si accelera. I 320 Nm di coppia, pronti già a 1.750 giri, favoriscono una risposta del motore lineare e ne beneficiano anche i consumi, che nel ciclo misto si attestano sui 4,4 litri/100 km. Preciso il cambio, un po’ rigido lo sterzo, soprattutto in considerazione del fatto che S-Cross non raggiunge velocità eccelse.
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Il consiglio è di non guidarlo come un fuoristrada puro, perché anche se il sistema di trazione integrale Allgrip funziona a meraviglia, la struttura di Suzuki S-Cross resta quella di un crossover compatto. Di buona personalità, è proposto in tre allestimenti: Fun, Style e Top, tutti ricchi di contenuti. Già il primo include 7 airbag, ESP e TCS, cerchi in acciaio da 16 pollici, ma salendo di livello si dispone di climatizzatore automatico bizona, barre sul tetto, frecce integrate nei retrovisori esterni, navigatore satellitare e il Park Package con telecamera posteriore. Bellissimo l’opzionale tetto panoramico in vetro a doppio pannello scorrevole, la cui ampiezza è da record nella categoria. Interessante la promozione lancio, che fino al 31 ottobre promuove Suzuki S-Cross a partire da 16.900 euro (in caso di permuta o rottamazione).