Un poʼ enduro, un poʼ tourer la 4 cilindri BMW
Confessiamolo, se qualche anno fa ci avessero detto che BMW avrebbe realizzato una moto a ruote alte con un 4 cilindri in linea da 160 CV, tutti sarebbero scoppiati in una fragorosa risata. Ma come, la Casa dellʼelica che abbandona il glorioso e mitico boxer per un più “giapponese” quadricilindrico? Il punto è che BMW Motorrad sa stupire: progetta lʼimprogettabile e realizza lʼirrealizzabile.
Senza abbandonare il bicilindrico boxer, gli ha affiancato il 4 cilindri di 999 cc derivato dalla S 1000 RR, opportunamente ingentilito dei suoi 200 CV e portato ai più gestibili 160 CV. Adventure Sport, così BMW definisce la S 1000 XR e in effetti già al primo sguardo le due anime della moto tedesca sono facilmente riconoscibili: da un lato le misure da enduro, dallʼaltro le gomme senza tasselli; da un lato il manubrio ampio e largo, dallʼaltro le sospensioni a steli rovesciati, con la finitura dorata tipiche delle supersportive; da un lato il parabrezza ergonomico, dallʼaltro lo scarico corto e la livrea bianca e corsaiola a caratteri rossi. La XR è così, pronta allʼuso, che si voglia uscire per un comodo viaggio con le borse laterali (vendute a parte) oppure che ci si voglia divertire sui passi montani, sui curvoni veloci. Una moto adatta a tutto.
E allora accendiamola, anche se prima ci possiamo sbizzarrire con tutte le possibili configurazioni tecniche rese disponibili dal computer di bordo. Se anche non avete acquistato il pacchetto Pro, potete comunque scegliere la regolazione delle modalità di guida tra Rain e Road (con il pacchetto Pro avrete anche il Dynamic e il Dynamic Pro), quelle del sistema antibloccaggio dinamico, altro optional che abbiamo provato è il Dynamic ESA, ovvero il sistema semi-attivo di regolazione elettronica delle sospensioni, che regola lʼammortizzazione in base ai pesi di passeggeri e bagagli. Con il pacchetto Touring, quello da noi provato (1.300 euro), sono comprese le manopole riscaldate, la predisposizione per il sistema di navigazione, il supporto per le valigie e il portapacchi, oltre al comodo cavalletto centrale.
Insomma, anche solo per spiegare tutte le possibilità di personalizzazione, cʼè voluto un paragrafo intero, e non abbiamo ancora acceso la moto. Una volta accesa, la BMW S 1000 XR è una belva pronta a colpire, e anche in questo caso la bravura della Casa bavarese emerge da subito con un 4 cilindri che non è mai basso di coppia, che la spinta la dà sempre e non occorre aspettare il famoso “calcio” a un determinato regime. Un capitolo a parte merita il sound, in questo gli ingegneri tedeschi si sono veramente superati, ad ogni apertura del gas ci accoglie dapprima una voce roca, piena, pronta a urlare dai 4.000 giri, dopo i quali si trasforma in un ululato da brividi. Al rilascio, prima della staccata, ecco che BMW ci fa un altro regalo tipico delle supersportive, lo scarico sbotta con il più classico dei ritorni da SBK.
Gli inserimenti in curva sono perfetti e lʼagilità nel misto impressionante. Il manubrio largo permette manovre anche in spazi non troppo ampi, la ciclistica di questa moto è veramente impressionante, ma non cʼè da stupirsi visto che deriva direttamente dallʼenduro più conosciuta al mondo, la GS. Insomma una moto da mille e una notte, da viaggio e da bar, da sparo e da turismo, è unʼAdventure Sport, unʼavventura sportiva o uno sport avventuroso, a voi la scelta, portata a listino a partire da 16.300 euro.