Cambio automatico a doppia frizione
Dopo aver completato la conversione a Gpl di tutti i suoi modelli, Dacia dà una bella rinfrescata a tutta la gamma. Aggiornamenti estetici, di contenuto e tecnici, soprattutto sulla Duster, dove arriva il cambio automatico EDC a doppia frizione, e sulla Sandero che adotta un nuovo motore 3 cilindri benzina da 75 CV. Siamo andati a Spalato a provare le nuove Dacia 2017.
Il modello più importante sul nostro mercato è senza dubbio Duster, a breve nelle concessionarie col nuovo cambio EDC a doppia frizione e 6 rapporti, di derivazione Renault. Già disponibile con la trazione integrale su alcune versioni, Dacia Duster mancava della trasmissione automatica ed è arrivata sulla motorizzazione più popolare, la turbodiesel 1.5 dCi da 110 CV, ma soltanto a trazione anteriore. Le due frizioni agiscono di concerto, una per le marce dispari e l’altra per le pari, minimizzando i tempi dʼinserimento. Una centralina monitorizza tutti i parametri dell’auto e aziona degli attuatori, che effettuano, materialmente, la cambiata. L’abbinamento non riserva sorprese, le cambiate sono fluide e impercettibili, grazie anche all’estrema regolarità della collaudata unità motrice. Il sistema è anche dotato di stop/start, che spegne il motore durante le soste e lo riattiva in partenza. Peccato non potere avere quest’accoppiata su Duster 4x4.
Nella gamma 2017 di Dacia esordisce il motore SCe 75 su Sandero, un piccolo 3 cilindri 1.0 che va a sostituire l’attuale 1.2 di pari cavalleria, ma consuma e inquina il 10% in meno. Questo motore “entry level” ha una bella coppia di 97 Nm, che consente di guidare senza utilizzare troppo il cambio. Porta con sé parecchie novità tecnologiche: innanzitutto il monoblocco è in alluminio e ciò consente un risparmio di peso di circa 20 kg; la pompa dell’olio è a portata variabile e anche le valvole sono a fasatura variabile. Su strada la Sandero SCe 75, soprattutto a bassi regimi, scappa via che è un piacere, parte tranquillamente in seconda marcia e in salita si arrampica a dovere, senza troppe cambiate. Interessante il prezzo d’ingresso: 7.450 euro, comprensivo dellʼausilio alle partenze in salita e di sedile posteriore sdoppiabile 60/40.
Ora parliamo di look: Sandero, Sandero Stepway (il modello Urban Suv con le protezioni laterali) e Logan MVC adottano la nuova firma luminosa per i fari anteriori e posteriori. Sostanzialmente, le luci diurne a LED integrano sul davanti quattro elementi rettangolari, e lo stesso schema stilistico è riproposto anche dietro. Cambiano i paraurti, che integrano i fendinebbia. Internamente troviamo, di serie, la presa da 12 volt per ricariche varie, sedili confortevoli e un maggior numero di vani portaoggetti. L’assistenza per le partenze in salita è di serie su tutti i modelli e arrivano anche altre app tecnologiche, come la telecamera posteriore per i parcheggi. Aggiornamento infine anche per Dokker, Dokker Van e Lodgy, che presentano lo stesso schema di paraurti anteriori e griglia del resto della gamma.