Test drive fra le cave di marmo di Carrara
Sempre più comfort per Ford Ranger, il pick-up più venduto in Europa giunto alla quarta generazione, che mantiene l’anima di un fuoristradista puro e di un lavoratore infaticabile. Tre le versioni in gamma: cabina singola a due posti, super cab a 4 posti e cabina doppia a 5 posti. E a settembre arrivano i motori Euro 6.
Quello dei Pick-up, qui da noi, è un mercato di nicchia, colpa soprattutto di una farraginosa legislazione che, tranne qualche rarissima eccezione, ne consente l’omologazione soltanto come autocarro, con tutti i vantaggi e gli svantaggi del caso: detraibilità fiscale, niente bollo, ma varie problematiche legali ed assicurative, circa la presenza, a bordo, di personale non collegato all’azienda. Il Ranger della Ford, oltre che in Europa, regna sovrano anche sul nostro mercato, dove lo scorso anno è stato venduto in 1.162 unità. Ora si rinnova dal punto di vista tecnico e per dotazioni interne. A bordo è possibile essere super connessi con il Sync 2, comprensivo di controllo vocale di alcune funzioni e chiamata d’emergenza, e arriva poi una telecamera posteriore, che oltre ad agevolare i parcheggi, traccia un’utilissima linea guida per l’aggancio del rimorchio.
Lo schema tecnico resta, sostanzialmente, immutato: robusto telaio a longheroni, avantreno a ruote indipendenti e ponte rigido posteriore. Le dimensioni crescono, mediamente, di 3 mm in lunghezza (5.277 mm il doppia cabina) e 10 in larghezza. Ottimizzata la gamma motori, sia per prestazioni, che per consumi (calano mediamente del 17%), grazie anche all’introduzione del sistema Start&Stop. I due turbodiesel, da settembre, sono disponibili secondo standard Euro 6. Il 4 cilindri 2.2 cresce di 10 CV, 160 in totale, con coppia massima di 385 Nm, disponibile già da 1.500 giri. Il 5 cilindri 3.2 arriva a 200 CV, con 470 Nm di coppia massima, anche in questo caso, dai 1.500 giri. Entrambi le unità possono essere accoppiate a un cambio 6 marce automatico a convertitore di coppia. Gli intervalli per la manutenzione passano a 30.000 km o 2 anni. Altri interventi interessanti: il servosterzo elettrico e un sistema di ricarica intelligente della batteria (come effetto secondario allunga anche la vita ai freni).
Il Ranger può passare dalla trazione posteriore all’integrale anche in movimento, fino a 120 km/h, per inserire le ridotte, invece, bisogna fermarsi. I numeri sono da vero fuoristrada: altezza “libera” da terra (significa che parte dal differenziale), di circa 23 cm; profondità di guado di 800 mm; angoli di attacco, uscita e dosso, rispettivamente, di 28, 25 e 25 gradi. Per gli amanti dell’off-road c’è poi un pacchetto, al costo di circa 300 euro, che offre scudi di protezione per il sottoscocca e un differenziale posteriore bloccabile. Telaio a longheroni, dunque, che consente un uso gravoso, continuato, abbinato alla trazione integrale, con una riduzione al ponte posteriore ottimizzata per trainare rimorchi fino a 3.500 kg. Di serie c’è il sistema di stabilizzazione del rimorchio e il sistema di controllo adattivo del carico (Ranger può caricare fino a 1.403 kg).
Esteticamente si notano i nuovi gruppi ottici e il nuovo cofano, dalle linee più tese. Internamente, la strumentazione diventa digitale e in consolle troviamo schermi touch da 4 e 8 pollici. L’elettronica per comfort e sicurezza è degna di una berlina: c’è il sistema che rileva la stanchezza, il cruise control, il mantenimento della corsia di marcia, l’assistenza per le partenze in salita e anche un utilissimo controllo della velocità in discesa, che funziona anche in retromarcia. Il test del nuovo Ranger, effettuato nella zona delle cave di Carrara, ci ha portato anche in qualche terreno “fuoricopione”, ma non abbiamo mai avuto la necessità di utilizzare il bloccaggio posteriore. Il 3.2 è bello pieno, si parte in seconda marcia, ma anche il 2.2 è più che onesto, anzi. In autostrada, a 2.500 giri, si sta sui 130 km/h, con consumi molto contenuti. Per l’Italia ci sono 4 allestimenti: XL, XLT, Limited e Wildtrak, il più completo. I prezzi vanno dai 28.508 Euro dell’XL 2.2 manuale, cabina singola, ai 43.758, del Wildtrack, 3.2 doppia cabina, automatico, IVA inclusa.